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Tempo

Tempo

Fermati tempo, fermati istante dolcissimo. Fa che assapori ancora l’immenso, di aver dato vita ad una nuova vita.
Fermati tempo.
Fermati sulle ali di una musica, sulla scia di un profumo, sulla profondità di uno sguardo.
Ma è già domani.
Fermati tempo, sulle rive di un bene eterno, ferma il tuo tempo,
Devo ancora respirare quel seno che mi ha dato calore,
Non c’è più tempo.
È già domani!

Giuliana

Curiosando per il mondo

Halloween: Le origini di una festa “contestata”

L’Italia ha ormai abbracciato questa ricorrenza, soprattuto tra i giovani, che escono di casa per raggiungere le discoteche e divertirsi. Semplicemente un pretesto per andare a ballare. Ma se qualcuno ha preso questo evento come divertimento, qualcun’altro lo contesta, specialmente quelli cristiani. Quest’ultimi la considerano una festa pagana, un omaggio al “diavolo”. Ma è veramente come i cattolici credono e dicono? Scopriamolo.

Halloween è una ripresa di origine celtica, evoluta nel XX Secolo sotto forme più macabre ed inquietanti negli Stati Uniti. L’usanza dell’occulto ha raggiunto sucesivamente altri paesi nel mondo, tanto da festeggiarla in nazioni come Corea Del Sud, Austria, Giappone, Australia, Germania o Canada.

La celebrazione viene collegata spesso all’antica festa celtica di Samhain (Samuin, pronunciato in gaelico) che starebbe a significare “fine dell’estate”. Addirittura, il papa Gregorio IV, nel lontano 840 d.c., isitituì per il giorno seguente a livello ufficiale la festa di Ognissanti (Tutti i santi), rendendo Halloween una festa dal significato decisamente cattolico. Inoltre, secondo la variante scozzese, Halloween prese il nome da quello completo, ovvero “All Hallows’ Day”, che tradotto significa (Vigilia di tutti i santi).

Possiamo dedurre perciò che di pagano in realtà c’è molto poco dietro a questa ricorrenza, la storia insegna che nulla è scontato come sembra. Il fatto che molti la considerino il compleanno di Lucifero, è per l’evoluzione che ha preso tale festa all’interno della cultura americana, portata successivamente negli altri paesi. In principio, come lo è tutt’ora, uno dei simboli più famosi se non quello di maggior conoscenza per gli amanti e non, è la zucca. Fin dalle prime celebrazioni, intavagliano le zucche dall’interno, creando facce spaventose e inquietanti.

Il simbolismo di Halloween prese piede successivamente con opere di genere Horror, come “L’esorcista”, “Dracula”, “Frankenstein”, “La Mummia” o “Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr. Hyde”. grazie a questi capolavori del genere più cupo dall’arte generale (letteratura, cinema, musica), nacquero luoghi comuni dell’Horror all’interno di All Hallows’ Day, quali spaventapasseri, la morte, il male, l’occulto, i mostri. Ed ecco spiegato perchè le persone si travestono per tale evento, con lo scopo di spaventare, anche se inizialmente non c’era lo scopo di mettere terrore, bensì praticavano sfilate (le prime apparizioni di costumi risalgono fine 1700 circa tra Irlanda e Scozia).

Bene, abbiamo illuminato abbastanza i lettori. Ognuno è libero di credere che sia una festa pagana, il compleanno di Satana o un pretesto per divertirsi. La storia ha parlato, mai si presenta banale e resta a voi se cambiare idea o meno.

Trick – or – Treat?

G.O.

Parliamo d'arte

Visita alla mostra di Enzo Martini

Ne abbiamo parlato prima dell’inaugurazione, di questa bella mostra di bottiglie antiche, relative alla produzione dei liquori della famiglia Martini, che ha venduto poi il marchio all’attuale Martini&Rossi.

Sono andata ad Albisola a veder di persona questi pezzi unici, in una location fuori luogo ma di notevole impatto. Infatti sono state esposte nella Fornace di Alba Docilia, antica fornace del 1600, attiva fino agli anni ’40, che è stata recentemente recuperata dall’Amministrazione Comunale ed adibita a spazio espositivo, funzionando da piccolo museo, gestito da un’associazione.

Sono rimasta affascinata da queste bottiglie che la figlia di Martini Enzo, Piera, ha messo a disposizione, bottiglie di tutte le fogge, ancora con i liquori originali dentro, che riportano al passato. Particolarità le lettere del Gottuso, del De Chirico, esposte in bella vista, lettere scritte ad Enzo, grande collezionista ed estimatore d’arte!

Non posso aggiungere altro, se non le foto di quanto ho potuto ammirare.

Consiglio vivamente di passare a dare uno sguardo.. E’ aperta fino a 11 di Novembre!

Guardate le foto!

A.L.

Curiosando per il mondo

Ricami Veronica: La tradizione del ricamo

Siamo nel centro di Genova, in via San Lorenzo. Passando vicino al duomo non si può fare a meno di notare un negozio storico, lo ricordo da bambina, che espone capi ricamati con nomi, iniziali, che ricordano i corredi delle nonne. Particolarità.. All’ingresso, una simpatica ragazza dona ai passanti uno splendido biglietto da visita, corredato da un cartoncino, in cui ricama, con la macchina da cucire, il nome della persona! Velocità e precisione..

Curiosa come sono, ovviamente entro e chiedo un pò d’informazioni.

La direttrice del negozio (Elisabetta), mi racconta come nasce questa bella realtà:

Parliamo di un’azienda toscana, il cui proprietario ha saputo intelligentemente modificare l’attività primaria di produzione di biancheria per la casa, in creazioni di capi personalizzati, utilizzando le macchine da cucire, interamente manuali. Ha iniziato esponendo i manufatti su un banchetto posizionato sul lungo mare di Rimini, per poi arrivare ad avere più di 100 punti vendita in Italia e all’estero.

Elisabetta è toscana e ha girato parecchio, per istruire il personale, innamorata di questa nuova attività, che la coinvolse. Approdò al punto vendita di Genova con molta riluttanza, ma è stato amore a prima vista.. La Superba la conquistò e decise di fermarsi. Credde fin dal suo arrivo nello sviluppo della città, soprattutto in campo turistico.. Quanto è bello ascoltarla.. Quanta passione in quello che fa! Ma lo stupefacente è che le sue collaboratrici sono giovani e con una manualità infinità.

Sonia mi ha colpito per la facilità, con cui ha ricamato il mio nome sul cartoncino. Mi spiegano che gli stranieri, specie giapponesi e francesi, cercano il trucco, un computer che gestisca il lavoro.. Rimangono di stucco quando comprendono che sono le ragazze a guidare con una manovella la macchina da cucire, ottenendo scritte e disegni..

Questi capi sono fiori all’occhiello e riportano indietro nel tempo, ai corredi delle nonne, alle tradizioni, conferendo unicità ad ogni singolo pezzo e, particolare non trascurabile, rigorosamente made in Italy.

E qui tutto è fatto in casa.. Dalla tradizione toscana che vedeva Firenze famosa per il ricamo raffinato, Prato per i tessuti e Pistoia per la biancheria, oggi siamo arrivati a personalizzare i capi di uso comune quali asciugamani, strofinacci, grembiuli, per creare un capo unico e personale, con la particolarità che nessuno è uguale all’altro, in quanto chi ricama ha calligrafie diverse. Elisabetta mi dice che il genere preferito riguarda tutto ciò che serve ai bambini, compresi i grembiulini con i nomi. Intravedo una creazione particolare, direi natalizia.. Mi spiegano che sono le divise per il periodo delle feste..

Sicuramente tornerò a salutarle, e vi consiglio di fare un passo.. Sarete accolti con tanta cortesia e professionalità e troverete un “pezzo” da portare a casa, con voi.

L’ambiente è familiare, come è lo spirito di quest’azienda, in cui il proprietario ha saputo creare un team che lo segue e riceve gratificazioni.

Grazie Elisabetta, Sonia, Martina, Giovanna, siete veramente Dinamic!

Progetti futuri: Altri punti vendita nel mondo e vai made in Italy!

A.L.

RICAMI VERONICA

Via San Lorenzo 95 R

16123 Genova – cell 328 5674881

LigurianTravels

MSC Orchestra: Destinazione Marsiglia – Barcellona

Mai stata prima in crociera, per timore di soffrire il mal di mare.. Stupido direte, considerato che le navi sono dei palazzi viaggianti.. Quest’anno mi hanno regalato questa mini crociera di quattro giorni, che mi è servita per vincere le mie paure! Compagnia MSC nave Orchestra, itinerario Genova – Marsiglia – Barcellona e ritorno.

La partenza non è stata delle migliori, un tempo orribile, con le preoccupazioni di affrontare un viaggio da sola.. Poi all’imbarco la sorpresa.. Un’amica è con me! Già la situazione cambia..

Salita su Orchestra, sembro Alice nel paese delle meraviglie! Nei 14 piani trovi qualsiasi cosa.. Ma importante è cercare la cabina. La nostra è sul ponte 9.. Appena sistemate, siamo partite con l’esplorazione. Un mondo a sè: Bar, ristoranti, negozi, uno splendido teatro.. Ogni tipo di svago e soprattutto per le buone forchette, si può mangiare a qualsiasi ora.

Tra un passo di danza, un aperitivo e la cena, la prima sera di navigazione è passata in tranquillità. Qualche dondolio l’ho accusato, ma tutto nella norma. Mi sono buttata nella discoteca e dopo quattro salti mi sentii in armonia.

La mattina seguente siamo sbarcate a Marsiglia, città di mare che mi ha ricordato molto Genova. Con un taxi abbiamo raggiunto una splendida chiesa, Notre Dame de la Garde, che domina Marsiglia e da cui puoi godere di un panorama mozzafiato. Scese a valle e armate di cartina, abbiamo cominciato a girare per il porto vecchio e nella parte interna più antica, fino a quando ci siamo imbattute in un quartiere di artisti.. Coloratissimo e caratteristico. Non potevamo andare via senza comperare il famigerato sapone di Marsiglia, prodotto dalle profumazioni più accattivanti.

Rientrate sulla nave, dopo la colazione abbondante del mattino (abbondante è riduttivo), ci siamo concesse una giornata in piscina tra sole e idromassaggio.. Che figata! Verso le quattro, un leggero languorino ha fatto capolino e nel mega selfservice al piano 13, abbiamo fatto merenda.. Eh, un bel riso alla cantonese.. Diciamo che è stato un bene avere solo quattro giorni, altrimenti avremmo dovuto fare grossi conti con la bilancia!

Una vita stressante quella della nave! Dopo il riassesto dovuto, per avere un’immagine decente, ci siamo concesse una degustazione di vini in uno dei tanti bar, con sottofondo di musica dal vivo ed un bravissimo sassofonista. Alla fine ci ha chiesto i pezzi di nostro gradimento.. La serata prevede festa anni 60/70 ma la sosta in cabina ci frega.. Addormentate in tronco!

La mattina però, belle pimpanti, scendiamo per visitare la mitica Barcellona.. Abbiamo poco tempo e decidiamo di andare a vedere la Sagrada Familia, utilizzando la metro. Arrivate, rimaniamo sorprese: Nessun biglietto è disponibile per entrare. Dobbiamo accontentarci di ammirare l’esterno, sempre con i lavori in corso, ma egualmente maestoso. A piedi ci dirigiamo alla volta delle case di Gaudì, tra cui casa Batlò: Meravigliosa. Raggiunto P.zza Catalogna, ci dirigiamo verso la Rambla, dove diamo sfogo alla ricerca dei souvenir!

Rientriamo in nave subito dopo e verso le 13 si riparte. Ormai ci siamo abituate alla vita di piscina e quindi ripetiamo l’esperienza, questa volta evitiamo la merenda. L’ultima sera ci concediamo anche il teatro. Lo spettacolo prevede revival dei musical che hanno fatto la storia, da Grease a Footloose, da Febbre del sabato sera a Dirty Dancing ed altri. Bravissimi, sia cantanti che ballerini.

Ancora una bevuta, cambiando bar e l’ultima passeggiata a guardare il mare.. Ah, con un’amica fumatrice è stato d’obbligo trovare i ponti in cui i viziosi possono fumarsene una!

Che dire.. Passate le paure, esperienza da ripetere! MSC è spettacolare per organizzazione e servizi, la consiglio per chi non ha ancora provato! La prossima volta spero di viaggiare ancora con Costa.

Un grazie alla mia compagna di viaggio Paola e a chi mi ha permesso di provare questa bella esperienza, la mia famiglia.

MSC è Dinamic!

A.L.

Radio onde di libertà

QSL seconda puntata.

Abbiamo già parlato diffusamente delle QSL ossia delle conferme che le stazioni broadcasting in onde corte inviano alle persone che forniscono un corrretto rapporto di ricezione. Oggi inizieremo a vedere come, a seconda della nazione e della cultura, cambi la modalità di invio , la tipologia delle QSL e la tipologia di materiale inviato. Cominceremo […]

Grande schermo

Guerre Stellari tra film e pubblico

L’ascesa non è solo per Luke Skywalker, ma anche per il film stesso. Star Wars torna al cinema, raggiungendo il nono capitolo e concludendo in bellezza lo scontro tra i membri della resistenza e il Primo Ordine, finito nelle mani di Kylo Ren dopo la morte di Snoke.

Si chiude il ciclo degli Skywalker. Nel 2012 la Disney acquistò Lucasfilm, creando caos e disapprovazione per gli appassionati, arrivando a pensare fortemente alla rovina futura della saga stellare più famosa del cinema, in contrasto a Star Trek. Dal 2012 ad oggi, sono usciti rispettivamente Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza e Star Wars Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, che hanno concretizzato l’approvazione dei fan e una visione fluida e piacevole in generale. Presto, il nono capitolo arriverà nelle sale italiane a Dicembre, con un dato assurdo: all’apertura delle prevendite, si è registrato il 45% in più di biglietti venduti rispetto al colosso Avengers: EndGame, una vittoria superlartiva per Atom Tickets.

Le aspettative sembrano alte, soltanto considerando questo dato e quanto è uscito finora dai pensieri del pubblico. Non ci resta che aspettare l’uscita e.. “Che la forza sia con te”! (Giusto per risultare banale).

G.O.

Tattoomania

Ultime news da Alle Tattoo

Il nostro amico Alle Tattoo ci ha inviato un nuovo video che documenta una delle tappe del suo tour in giro per l’Italia. Siamo ad Asti, città d’arte nonchè punto d’incontro per gli appassionati dell’inchiostro sulla pelle. Correte a guardare il video e noi attendiamo altri episodi di questo bel viaggio!

Alle Tattoo è Dinamic!

A.L.

Parliamo d'arte

Le tradizioni perdute: Il tombolo e il macramè

Nel mio girovagare per Genova, passando da un cliente, ho visto un lavoro meraviglioso.. Una barriera corallina, realizzata all’uncinetto.. Mi sono complimentata con chi ha creato questa bellissima composizione, che vedete nell’anteprima: Isaura Ramirez.

Ho voluto capire come una giovane donna, mamma di tre bambini, sia tanto appassionata a questa lavorazione, che si è un pò persa negli anni. Mia nonna passava i pomeriggi a lavorare con l’uncinetto, facendo coperte e centrini.. Io ho imparato a fare qualche punto, ma non sono mai riuscita a creare qualcosa di veramente spettacolare, come ciò che ho davanti agli occhi. Isaura valorizza la parte artistica di questa lavorazione, dando via libera alla creatività, che ha portato alla nascita della barriera corallina. Parteciperà infatti ad un evento che si terrà a Cogoleto, dove il ricavato della vendita di questi manufatti sarà devoluto all’Associazione per la Sclerosi Multipla.

Pensate.. Ci sono volute 450 ore di lavoro!

Parlando con Isaura, mi rendo conto di quanta sia la passione e sopratutto la sua grande voglia di superarsi, apprendendo il più possibile. Mi dice che ama mescolare i vari stili, per dare vita a creazioni particolari. Si passa quindi dal classico uncinetto, al macramè e pizzi e merletti fatti a tombolo, ed è stato proprio l’aver visto un lavoro di macramè ligure che ha spinto Isaura a volerne sapere di più.

E’ riuscita a trovare una signora che le ha insegnato I “primi nodini”, poi in seguito ha scovato “l’Associazione Defabula”, dedita alla salvaguardia delle tradizioni liguri, in cui insegnanti rispolverano le arti tipiche delle donne genovesi di un tempo e insegnano i pizzi a tombolo, il ricamo e il macramè.

Isaura è innamorata degli intrecci, della FiberArt e cerca di spingersi oltre, per sperimentarne sempre nuovi lavori. Non solo.. Si dedica anche a fare creazioni di ceramica, che servono a completare i suoi lavori, come palline e targhette. E’ stata anche invitata alla “Tramanda” di Chieri, manifestazione del settore, in cui ha portato un suo pezzo: Un pizzo gigante.

Ha conseguito uno studio in accademia ed il corso di tessitura, ma la cosa strabiliante è che Isaura è della Repubblica Dominicana ed è “coltivatrice” di tradizioni tipicamente liguri, tradizioni che la gran parte delle donne della sua età non conoscono minimamente.

Progetto futuro: Creare una linea di borse, inserendo anche elementi in ceramica, per fare in modo che la sua passione si trasformi in lavoro.

Ti auguro personalmente di riuscire e sicuramente seguiremo i tuoi progressi. Mi hai fatto quasi venir voglia di riprendere in mano l’unicinetto.. Dubito di ottenere i tuoi risultati. Ti ringrazio due volte, una per aver parlato della tua passione con me e un grazie particolare perchè tramite la tua passione certe tradizioni non vengono perse.

Isaura è Dinamic!

A.L.

Parliamo d'arte

Alessandro Sala e la pittura dell’anima

Il nostro articolo su Alessandro Sala ed il progetto Kosha ha riscosso notevole successo e ho deciso di conoscere di persona quest’artista e visitare il suo studio/abitazione.

Come supponevo, l’ambiente rispecchia la persona in pieno, la moltitudine di colori delle sue opere arreda gli ambienti accoglienti. Ma cosa attira è il laboratorio, dove nascono le sue creazioni, che siano quadri oppure sculture, di cui abbiamo parlato, le Kosha.

Capiamo chi è Alessandro Sala.

La sua passione per il disegno nasce da bambino, passione che lo porta a creare un mondo parallelo, quasi a sopperire la mancanza di un dialogo con un fratello e sorella, essendo figlio unico. Disegna le partite di pallone e dipinge le grette delle bottiglie, inventandosi magliette e numeri di un campionato mondiale.

Alessandro parte subito come grafico, ma la grande limitazione di questo lavoro è essere assoggettato a vincoli. Cerca d’inserire la sua passione per la pittura, che coltiva come hobby, personalizzando con particolari le creazioni grafiche, utilizzando l’acquarello e la china. Alcuni clienti notano questo stile molto singolare e personale e questo sprona Sala a dedicarsi a tempo pieno alla pittura.

“La pittura è libertà.. Io dipingo quello che sento..”

La sua è una visione dell’arte ad ampio spettro, non si parla di commerciale ma d’interiorità, che viene espressa nell’80% delle sue opere.

Mi fa un’esempio.. Particolare. Ha dipinto 7/8 quadri per omaggiare un grande della musica genovese, Nicolò Paganini. Tra questi uno è stato venduto e gli hanno richiesto una copia, ma ha rifiutato.. Solo pezzi unici, altrimenti si parla di litografie, magari anche numerate, ma litografie.

Il suo entrare nel mondo degli artisti non è stato facilissimo, poichè la maggior parte dei veterani sono scettici e timorosi ad accogliere i colleghi nei loro studi, per paura di essere derubati dei loro trucchi del mestiere, le loro alchimie.

Alessandro ha la fortuna di incontrare il suo maestro spirituale Carlo Azzaretti, conosciuto negli ultimi anni della vita, che lo trasforma da pittore ad artista. Gli trasmette il suo sapere, senza correggere la sua arte, ma insegnadogli a potenziare il suo sentire.

“Devi imparare a registrare le cose, quello che ti passa per la testa, prendendo appunti su un taccuino”.. “Imparare a vedere in un’altra chiave la storia dell’arte, non come è insegnata a scuola, leggi una volta al giorno la storia degli artisti, lì troverai i giusti stimoli”. Linee guida!

Alessandro conserva la cassetta dei colori ed il cavalletto di questo maestro, che ha cambiato il suo modo di essere. Libertà, istinto, cuore, anima.. Parole chiave per definire la sua arte! Le camicie, l’involucro dell’anima fluttuano nei quadri, ma non solo e prendono forma solida con le Kosha, realizzate con il riciclo del Pet.

Nulla nasce per caso. Alessandro approda sul territorio savonese e si avvicina al mondo della ceramica. Prova a fare alcuni pezzi ma si rende conto che non è nelle sue corde. Assorbe, metabolizza e ed escono nuove idee.. Perchè non realizzare le sue camicie con la ceramica?

Così, lavorando con il tornio e a mano crea queste sculture, ma si rende conto che per produrle deve per forza appoggiarsi a qualcuno, cosa che non è nel suo DNA.

Si parla di inquinamento ambientale, di materiale non degradabile.. Alessandro fa due anni di prove per vedere come reagisce il materiale plastico, lavorandolo a caldo, provando i colori, smalti, acrilici, fino ad ottenere il risultato sperato.. Le Kosha.

Mi fa vedere alcune opere, in cui si perde lo sguardo, perchè ti stimolano l’immaginazione. Nulla è come sembra. Nei suoi quadri cerca di dare una realtà completamente diversa.. Oggetto non oggetto. Niente è codificato, solo emozione. Tutto è in movimento, i fiori, le nuvole, come dice, sempre protagonista Madre Terra! Una grande spiritualità traspare sia nelle sculture che nei quadri, con trasformazioni nel tempo.

Sala ha dipinto degli interni di case, in cui fluttuavano gli oggetti, sempre con finestre aperte, da cui in un attimo il passo è stato uscire ed immergersi nel cosmo. Un richiamo lo esercita la luna sempre presente, proprio per spingere l’osservatore ad alzare lo sguardo e scrutare questi cieli, in cui tutto è dinamico.

Mi racconta che ha passato ore a guardare le forme che assumono le nuove, per poi riportarle su tela. E noi siamo essere vaganti nel cosmo, con i nostri involucri che ci differenziano.. Il fine ultimo è sempre l’amore.

Progetti: Vorrebbe ulteriori riconoscimenti per questo suo nuovo progetto, magari vedendolo inserire in qualche evento tematico rivolto alla preservazione dell’ambiente.

Grazie Alessandro, soprattutto per il bel quadro fornito in anteprima ai lettori di Liguria Dinamic dal titolo “Non parlo.. Non vedo.. Non sento” formato 100x120cm

Vi lascio ad ammirare gli scatti rubati dal suo laboratorio..

A.L.