Musica oltre confine

Nervi si tinge di Musica e Ballo: Festival Internazionale!

Villa Grimaldi Fassio ospita l’arte, nel migliore dei modi: seconda tappa del Festival Internazionale di Nervi, che parte dal 2 e finisce il 20 Luglio. 18 giorni di musica, tra artisti del calibro di Francesco De Gregori e Gino Paoli, i passi di danza da “bad boy” di Sergei Polunin e le note dell’orchestra del teatro Carlo Felice.

Un evento fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che secondo loro, può alzare notevolmente il richiamo all’arte dei turisti, i visitatori ma soprattutto, i genovesi. Inoltre, tale progetto ha coinvolto così tanto gli organizzatori, che nel 2020 daranno via alla prima edizione del “Festival internazionale del balletto”.

Ecco qui la scaletta degli artisti:

Giorgia – Carmen Consoli – Alessandro Preziosi – The Tokyo Ballet – Francesco De Gregori – Il Volo – Les Ballets Trockedero de Montecarlo – Neri Marcorè – Gala di Danza di Andrea Volpintesta e Sabrina Brazzo – Caetano Veloso – Emir Kusturica – Gino Paoli – Gala di danza di Sergei Polunin

I biglietti sono disponibili online e nei punti vendita di Ticket One, sul circuito di Vivaticket e le biglietterie del Teatro Nazionale. Per quanto riguarda l’argomento disabili, quest’ultimi avranno particolare riguardo, con percorsi agevolati. Per loro è possibile anche una riduzione del 50% sul pezzo originale se con invalidità al 100% insieme al suo accompagnatore, acquistabili telefonando al fisso 010 5342400 o su biglietteria@teatronazionalegenova.it

La mobilità dell’evento sarà garantita dai mezzi pubblici, in occasione dell’evento, prendendo d’esempio quanto fatto per tale questione da Euroflora, tramite taxi, autobus o treni.

G.O.

Natura

Yosemite National Park

Un’altra bella esperienza di viaggio ci è arrivata e noi la pubblichiamo.. Scrivete sempre a: contatti@liguriadinamic.it

Divenuto Parco Nazionale nel 1890 e secondo in ordine di tempo solo allo Yellowstone Park (anno 1872), Yosemite viene riconosciuto come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1984. L’89% della superficie di quest’area protetta, viene ancora considerata allo stato selvaggio, cioè priva o quasi di modifiche da parte dell’uomo. In uno dei più importanti e visitati parchi nazionali americani (5 milioni di turisti l’anno), è la natura a prevalere con la sua grande biodiversità di piante e animali che popolano il territorio dalle valli sino alle più alte cime a 4000m s.l.m.

I sentieri che esplorano la selvaggia bellezza dello Yosemite National Park sono innumerevoli e ognuno offre panorami ed esperienze unici. Noi abbiamo trovato nel Panorama Trail esattamente ciò che stavamo cercando: un percorso non troppo lungo e che fosse impegnativo, ma non massacrante. Una caratteristica su tutte però ci ha fatto preferire questo percorso ad altri: è sola andata. Mi spiego.

Il punto di partenza si trova a Glacier Point (2198m s.l.m.), punto panoramico sopra la Yosemite Valley, da dove si scende sino a valle, per un percorso senza “ritorno” e quindi con il vantaggio di trovare davanti a sè sempre nuovi scorci.

Naturalmente c’è un piccolo problema logistico: se ci si reca in macchina a Glacier Point, una volta scesi a valle per tornare alla vettura si deve prendere uno degli autobus turistici del parco. Fare andata e ritorno in giornata è molto difficile e pesante (l’escursione, in discesa, dura tra le 5 e le 6 ore). Personalmente abbiamo preferito fare il percorso contrario, ovvero lasciare la macchina allo Yosemite Valley Lodge (capolinea degli autobus) e recarci al punto di partenza in pullman, in modo da non avere “vincoli” orari al ritorno e goderci la passeggiata senza pensieri.

Ora entriamo nei particolari e vediamo cosa nasconde uno dei percorsi più famosi e spettacolari dello Yosemite Park.

Panorama Trail

L’escursione si snoda attraverso 8 miglia e più di sentieri, andando a toccare tre delle principali cascate di Yosemite. Dal trailhead Glacier Point le prime 2 miglia che incontriamo sono una semplice e veloce discesa verso la più vicina: Illilouette Fall (1870m s.l.m.). Qui si attraversa l’Illilouette Creek, che dà origine al salto di 113m, e si intraprende un saliscendi lungo una collina boscosa per un totale di circa 3 miglia, dopo le quali ci troveremo letteralmente sopra alla cascata regina del trail: Nevada Fall (1801m s.l.m.).

Collocata alle pendici dell’Half Dome e nata dal Merced River, questa meraviglia naturale alta 181m si prende la parte di “attrazione” principale del Panorama Trail. Qui infatti, è possibile sia godere della vista su una parte della Yosemite Valley e sul soprastante Half Dome, che riposare e rinfrescarsi sui tranquilli laghetti formati dal fiume poco prima della cascata.

Il passo successivo ci porterà a scendere verso valle lungo una bella scalinata in pietra che costeggia Nevada Fall e conduce al sentiero (2 miglia) che si snoda sino a Vernal Fall (1538m s.l.m.). Con i suoi 97 metri di salto, è la più piccola delle tre visitate, ma grazie alla sua collocazione in una stretta valle circondata da una fitta foresta, non ha nulla da invidiare alle “sorelle” più grandi in quanto a bellezza. Una volta sorpassata anche quest’ultima cascata, il percorso si sviluppa in discesa nei boschi della Yosemite Valley, fino a raggiungere nuovamente il villaggio.

Terminato il racconto dell’escursione passiamo ai consigli pratici:

nonostante siano sentieri facili e per la maggior parte in discesa, è bene affrontarli con calzature adatte.
è un percorso da fare preferibilmente tra luglio e ottobre, in quanto durante l’inverno certe aree sono rese inagibili dalla neve, mentre durante la stagione delle piogge diventa fangoso e in alcuni punti potrebbe essere un serio pericolo.
è bene partire il prima possibile, in quanto si può viaggiare con calma senza il rischio di incappare nel tramonto durante il percorso.
nonostante sia abbastanza facile, il Panorama Trail è lungo quanto basta da farvi rimanere assetati se non avete provveduto ad un’adeguata scorta d’acqua.
lo Yosemite park è per il 90% un’area completamente selvaggia, e qui gli orsi neri americani trovano il loro rifugio ideale. Se ne contano centinaia, forse migliaia, quindi l’incontro non è così improbabile. Prima di partire per qualsiasi trail è bene informarsi sui corretti comportamenti in caso di incontro o avvistamento di un orso, il parco è pieno di cartelli illustrativi ma per sicurezza si può chiedere direttamente ai Ranger.

Panorama Trail:

Partenza: Glacier Point 2198m s.l.m.
Arrivo: Yosemite Valley 1200m s.l.m.
Lunghezza: 8 miglia – 13 km
Dislivello: 998m
Tempo di percorrenza: 5 ore

D.R

Motordinamic

TT Adrenalina sull’isola di Man

Per la gioia di tutti i motociclisti, siamo arrivati alla centesima edizione del Tourist Trophy, sempre sull’isola di Man, attualmente in corso in quanto si è partiti dal 25/05 e durerà fino al 07/06.

I primi giorni sono stati dedicati alle qualifiche, mentre dal primo di giugno partiamo con le vere e proprie gare, di cui vi segnaliamo le categorie:

Sabato 01/06 Superbike TT – Sidecar TT gara 1

Lunedì 03/06 Supersport TT – Superstock gara 1

Mercoledì 05/06 Supersport TT gara 2 – TT Zero – Lightweight TT

Venerdi 06/06 Sidecar TT gara 2 – Senior TT

Vediamo nel particolare, di cosa stiamo parlando: nella categoria Superbike TT partecipano le moto più potenti della manifestazione, che arrivano a 310 km/h nei punti più veloci del circuito. Per i Sidecar è una gara prestigiosa per questa disciplina, che prevede ovviamente due protagonisti a veicolo, tra pilota e “scimmia”. Supersport è destinata a moto molto leggere di media cilindrata, mentre Superstock sono moto elaborate, ma simili a quelle di serie da cui derivano. TT Zero è invece una gara destinata ai veicoli elettrici, mentre Lightweight include i motori a due cilindri da 650 cm cubi.

Ma cosa è il Tourist Trophy?

Si tratta di un circuito di 60,720 chilometri (37,730 mi) da percorrere tra case, muretti, pali della luce e differenti condizioni climatiche, il tutto per più giri sulla base della categoria di appartenenza. Questo ha determinato, fino dalla sua prima edizione (1907), la morte di molti piloti, stimati 143, a cui si aggiungono anche spettatori.

I piloti che si sono aggiudicati il maggior numero di vitorie nella storia dell’evento sono :

Joey Dunlop – 26 vittorie

John McGuinness -19 vittorie

Mike Hailwood -14 vittorie

Tra una gara e l’altra, si può visitare l’isola di cui segnaliamo, da vedere il Castello di Peel, Laxey Wheel (la grandissima ruota ad acqua chiamata “Lady Isabella”), Castle Rushen (a Castletown), il villaggio tradizionale Manx di Cregneash, il museo House of Manannan a Peel, Point of Ayre (estrema punta nord), Calf of Man (l’isolotto a sud), le bellissime cittadine di Port Erin e Port St. Mary, la spiaggia di Niarbyl, la capitale Douglas.

Sta di fatto che questa gara rappresenta “il sogno” per eccellenza di ogni motociclista. Partire con il camper, con la propria moto, il viaggio, l’atmosfera dell’isola, la possibilità di provare il circuito, sono emozioni forti per ogni biker!

A manetta.. Dunque!

Si legge

Nella

Nella

È una ballata tragica la mia, la scrivo piano e provo un’accorata nostalgia. Guardo una casa grande, pretenziosa, chiusa tra il verde e il rosso dei suoi fiori, di più non si può dir, nessuno osa! Cos’è successo in quelle nuove mura? Perché ha celato tutto quel soffrire.
Forse da tempo il suo parlar taceva, mentre la mente si faceva buia.
Rimane una domanda che la risposta aspetta, rimane in ogni dove lo sgomento.
Lei è andata in questo modo assurdo e ha lasciato a tutti un forte smarrimento.
Guardo quella casa, malgrado sia passato tanto tempo, ancor non sembra vero.
Chiusa tra il verde e il rosso dei suoi fiori. Racchiuderà per sempre il suo mistero..

Giuliana

Curiosando per il mondo

Genova “Better Than This”

Vi segnaliamo che, anche quest’anno, con il motto “Genova better than this”, ovvero “Genova è migliore di così”, ci sarà l’appuntamento festoso e colorato del Gay Pride 2019, che sfilerà per le strade della città. La manifestazione è Sabato 15 giugno dalle ore 15 fino a sera, partendo con uno spettacolo da La Claque e a seguire il consueto corteo, manifestazione organizzata dal Coordinamento Liguria Rainbow.

“Questo evento è nato per dare voce e visibilità alla comunità lesbica, gay, bisessuale, trans, queer, intersessuale, asessuale e altro ancora, ma coinvolge associazioni, sindacati e persone eterosessuali non solo come testimoni di solidarietà, ma anche come protagoniste/i di una lotta comune.”

Parole chiave:

Libertà di espressione – gioia – consapevolezza – colore!

Natura

Il Parco di Piana Crixia: coltivazioni e rocce

Questa settimana ci dedichiamo al Parco di Piana Crixia, che ha un estensione di otto chilometri quadrati sul fianco sinistro della valletta del Rio della Madonna, al confine con il Piemonte. Comprende anche una piccola area isolata nei pressi della frazione Borgo, dove sorge il famoso “Fungo di pietra”, un masso di granito, appoggiato su di una colonna, formata da un agglomerato argilloso alto 15 m.

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo di Molino, dalle sei frazioni di Borgo, Lodisio, Pontevecchio, Praie, San Massimo e Villa per una superficie territoriale di 30,45 km quadrati.

Questo territorio fu abitato dall’uomo fin da tempi lontani. Vi passavano infatti importanti vie di comunicazione romane e medievali e la popolazione ha ancora oggi conservato le antiche tradizioni del lavorare la terra e attingere da quanto offre il bosco.

Nel comune di Pian Crixia, i residenti si dedicano all’agricoltura e all’allevamento del bestiame (soprattutto bovino), al commercio e all’artigianato.. Molti allevatori continuano a praticare in casa la fabbricazione di deliziosi formaggi. La cucina, che può contare su materie prime di alto pregio come funghi e tartufi, unisce gli aspetti più interessanti delle tradizioni Ligure e Piemontese.

Torniamo al parco, che presenta delle diversità di panorama, alternando aree collinari, in gran parte coltivate, a rilievi, in cui l’erosione ha dato luogo ai calanchi, tipici delle rocce argillose, il tutto contornato dai boschi: uno spettacolo di colori!

I calanchi hanno reso difficile la crescita della vegetazione, in quanto l’acqua piovana vi scorre tutta in superficie, producendo sulla roccia tenera un’azione erosiva molto accentuata. Non mancano sul territorio piccoli corsi d’acqua, con anse e vallette, come si può vedere seguendo il Rio Micheletto e il Rio Rolando.
L’Area Protetta nasce nel 1985, soprattutto per il valore geologico e paesaggistico. Per ammirare quanto descritto, esiste un denominato “sentiero delle Creste” , che permette di visitare il paesaggio dei calanchi.

Per gli amanti dei fiori, segnaliamo in queste zone la presenza di un fiore splendido, quale l’orchidea selvaggia, che nasce spontaneamente in colori variegati.

Da Vedere: Fungo di Pietra, Castello di Prunetto, Torre di Rocca Verano, Chiesa Succursale di Sant’Anna, Santuario della Madonna del Carmine e Castello di Saliceto.