Radio onde di libertà

radio ed ingegno.

Seguendo lo sviluppo degli apparati radio nel tempo, ci si rende conto di come tale tecnologia già agli inizi degli anni 20′ contribuisse allo sviluppo di curiosità scientifica e nello stesso tempo stimolasse la fantasia e l’ingegno delle persone che, pur di ricevere un segnale radio, che fosse un’opera lirica, una commedia o un notiziario di un’altro paese, si inventavano con mezzi di fortuna e non , apparati radioriceventi casalinghi in grado di ricevere le frequenze maggiormente usate all’epoca (onde medie e lunghe). A titolo di esempio vi mostro di  seguito la simpatica spiegazione di come trasformare una scatola da sigari in un apparato radio ricevente.
Possiamo leggere sulle riviste dell’epoca interi articoli dedicati alla sperimentazione e capire come le persone, diversamente dai pupazzi ipnotizzati dei nostri giorni, sfruttassero al massimo le proprie conoscenze e le proprie capacità intellettuali.
Ricevere un segnale radio con un apparato a cristallo, a una o più valvole a reazione, comportava intelligenza una certa dose di manualità e la necessità di prendere familiarità con potenziometri, condensatori variabili e interruttori (non dimentichiamo che si parla dei primi anni degli anni 20′)
Va notato che le donne, in questa nuova tecnologia, non ebbero mai un ruolo secondario per molti motivi: lavoravano spesso nelle grandi fabbriche che producevano gli apparati , utilizzavano la radio in casa per ascoltare commedie, musica o opere (magari riunendosi intorno alla radio con tutta la famiglia) e venivano spessissimo rappresentate mentre con disinvoltura erano intente alla sintonia di apparati piccoli o giganteschi.
Forse la differenza tra oggi ed allora è proprio quella; si spronavano tutti a pensare, nell’intento di generare un’umanità più evoluta, anzichè come oggi , fare ogni tipo di tentativo per atrofizzare il cervello. Per determinate persone, il popolo deve essere poco più che lobotomizzato , ipnotizzato dai media e dalle verità preconfezionate, un popolo che si possa comandare.
Chi ama la radio sicuramente non fa parte di questo obiettivo: la radio , ti lascia libero di pensare e questo non sopisce il senso critico rendendoci tutti un pochino più liberi (fino a che non la cancelleranno dalla storia).

ml

Liguria Dinamic

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