Radio onde di libertà

Yaesu Sommerkamp FR 50 B – Una “signora” entry level della ricezione radioamatoriale.

Il “paziente” di cui parliamo oggi è una SOMMERKAMP FR 50 B, in realtà una radio prodotta in Giappone rimarchiata e distribuita in Europa dalla svizzera Sommerkamp di Lugano.

Si tratta di un apparato ibrido, 7,2 kg di valvole e transistor prodotto nel 1967 e proposto al mercato radioamatoriale come modello  “entry level”  (nonostante le discrete caratteristiche) insieme al fratello trasmettitore FL 50 B.Tecnicamente un apparato supereterodina a otto tubi e tre transistor ,a doppia conversione con prima conversione controllata da VFO e una seconda controllata da cristallo.

La radio offre la possibilità di ascolto nelle gamme dei 10,15,20,40,80 metri ed è dotata di una buona dotazione di comandi, il tutto in perfetto stile dell’epoca.(che io amo).

Ad un primo test , dopo un controllo visivo dei componenti critici, (elettrolitici, valvole e contatti) e alimentando lentamente con un variac, la radio risulta priva di vita… 🙁

Inizio quindi  un controllo più accurato partendo come sempre dallo stadio di alimentazione. Ed ecco la prima sorpresa dal controllo più semplice: un fusibile saltato. Prima di accendere la radio continuo comunque la ricerca e trovo anche il motivo di questa “bruciatura” (almeno penso) : un piccolo condensatore in parallelo all’ingresso di rete molto molto annerito, procedo alla sostituzione e continuo a seguire il circuito guidato dallo schema , dal quale deduco , verificando i collegamenti sul trasformatore che l’alimentazione in questo caso è di 220 v e non 110v come per i modelli USA.

 

Chiaramente avrei potuto dedurre la tensione di alimentazione dal tipo di spina, ma visto che negli anni 60/70 si utilizzavano trasformatori adattatori per passare da 220v a 125v  o 110v, il rischio era che la stessa fosse stata sostituita. Noto con piacere che gli elettrolitici sono stati già sostituiti , procedo quindi ad un po’ di “meccanica” pulendo gli ingranaggi di demoltiplica della sintonia e procedendo al reingrassaggio.A questo punto non manca che un collaudo. Rimonto il tutto e procedo ai collegamenti di alimentazione ed antenna.

Sono costretto ad improvvisare un collegamento di fortuna in quanto non in possesso dello spinotto idoneo, ma in qualche modo mi collego all’antenna esterna e, dopo un breve riscaldamento, la mia elettronica amica ricomincia a parlare, penso dopo molto molto tempo.

Mi posiziono sulla banda dei 40 metri e da subito riesco a sintonizzare varie emittenti, in prevalenza dall’estremo oriente . Nonostante stia usando il piccolo altoparlantino in dotazione il suono è sufficientemente comprensibile.

I comandi rispondono e sono tutti funzionanti , la sintonia risulta morbida e precisa e le stazioni si riescono a sintonizzare in modo egregio. La sensibilità è molto elevata e pertanto per lavorare con la mia longwire di circa 30 mt sono costretto a ridurre di molto il guadagno in ricezione.

Che dire… esperimento riuscito  e un altro paziente salvato. Forse adesso ci vorrebbero mani più esperte delle mie per riuscire a fare un perfetto allineamento.

In una delle stazioni sintonizzate, si capiva benissimo che si stava svolgendo una lezione di lingue, sì perché negli altri paesi la radio non solo non la dimenticano, ma la usano attivamente per quello che è nata: la diffusione della cultura nel mondo.

Da noi in europa ,quella parola misteriosa la affidiamo ai social, e i risultati si vedono.

Analogici saluti.

Massimo l.

Liguria Dinamic

About Author

You may also like

Radio onde di libertà

Radio.. Idee senza confini

Con questo primo appuntamento parte il nostro angolino della radio, l’invenzione umana che ha cambiato il modo di vivere delle
Radio onde di libertà

la grande magia in un piccolo cristallo

La radio a galena è forse la prima forma di ricevitore radio che ha avuto una ampia diffusione tra il