Musica oltre confine

Ballata per Genova, un progetto per “risollevarsi”

Risollevarsi in tutti i sensi. Rialzarsi dalla tragica mattonella del ponte Morandi con carattere, ma non per forza senza chiedere una mano. Per questo, il progetto “Ballata per Genova” tende direttamente il braccio per il popolo genovese, con un grande concerto: Venerdì 14 Giugno in prima serata su RaiUno, andrà in onda questo grande evento, che si terrà in P.zzale Kennedy dalle ore 21.20.

La serata sarà guidata da una serie di personaggi non da poco: Amadeus, Antonella Clerici, Luca & Paolo e Lorella Cuccarini. Gli artisti saranno tantissimi, alcuni volti nuovi, mentre altri decisamente conosciuti: Gino Paoli, Arisa, Elodie, Cristiano De Andrè, Raf, The Kolors, Piero Cassano dei Matia Bazar, Danilo Rea, Vittorio De Scalzi, Franco Gatti dei Ricchi e Poveri insieme a Anna Mazzamauro. Ci sarà spazio anche per lo sport, precisamente il calcio: due bandiere delle rispettive squadre di Genova: Roberto Mancini ( Ex ataccante Sampdoria) e Roberto Pruzzo (Ex attaccante Genoa).

I fondi saranno destinati alla progettazione del Parco del Mare, nella posizione adiacente ai maggiori danni causati dal crollo del ponte, con in testa l’obiettivo di riqualificazione dell’area urbana distrutta.

I biglietti sono all’incirca 12mila, distribuiti gratuitemente attraverso 4 punti info quali sono:

Ufficio IAT Garibaldi – Genova, via Garibaldi, 12 r. Orari: tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18.20.

Ufficio IAT Porto Antico – Genova, via al Porto Antico, 2 – Palazzina S. Maria. Orari: tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18.20.

Ufficio IAT Aeroporto Cristoforo Colombo – Genova, via Pionieri e Aviatori d’Italia, 1 – Aeroporto Cristoforo Colombo (salone degli arrivi). Orari: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 20 (per il ponente).

Liguriainforma Point – Genova, piazza De Ferrari, 14r. Orari: tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18 (compreso sabato e domenica, eccezionalmente per l’evento).

Se non comunque presenti a tale evento per distanza o impegni di forza maggiore, è possibile aiutare ugualmente inviando un messaggio al prezzo di 2€ o chiamando da rete fissa al prezzo di 5€, sul numero solidale 45585.

Siamo davvero contenti di questa iniziativa, si spera fortemente che tale evento potrà aiutare a rendere più bella Genova, anche se, secondo noi, è già bella così e siamo più fieri di esere genovesi.

LigurianTravels Motordinamic

Sicilia: isola incantata, coast to coast in moto!

Non potevo raccontare a chi segue il nostro blog un’esperienza di viaggio molto emozionante, per la bellezza della meta e della sua cultura: la Sicilia.

Abbiamo deciso di visitare questa splendida isola con la moto, tracciando un itinerario di base prima di partire che, sono sincera, abbiamo rispettato e ci ha consentito di attraversarla tutta in una settimana, percorrendo circa 1200 km, tra strade costiere, entroterra e qualche pezzo di autostrada.

Il tempo è stato dalla nostra parte, soleggiato e con temperature accettabili, in questa prima settimana di Giugno in cui abbiamo scorrazzato per l’isola omonima.

Vi segnalo le tappe del nostro viaggio, che ci ha condotto a scoprirla, non solo per lo splendido mare e le dorate spiagge, ma per la ricchezza culturale di grande valore. L’accoglienza, la disponibilità e l’onore dei siciliani mi ha colpito, come l’amore per la loro terra.. Ma andiamo nel particolare..

Il nostro viaggio è iniziato con l’imbarco il venerdì sera qui da Genova su GNV e l’arrivo a Palermo il giorno dopo alle 20.30 circa. Appena sbarcati, ci siamo diretti verso l’unico B&B prenotato da casa.. tutti gli altri li abbiamo trovati al momento.

Sistemati, ci siamo catapultati nel centro per cenare e miracolo.. Abbiamo visitato la cattedrale di Palermo alle ore 23,30 circa.. Fantascienza! La visita con tanto di guida sui tetti della cattedrale, all’interno e nella cripta è stata il primo approccio alla storia, tra arabi, normanni e stile barocco..

Il mattino seguente, prima di iniziare il giro con la moto, ci siamo dedicati ancora a Palermo, visitando, per i più macabri, le catacombe dei Cappuccini, in cui sono messi in bellavista i passati a miglior vita, vestiti di tutto punto e, con un calesse, abbiamo inoltre ammirato il palazzo della Zisa, il teatro Massimo, il mercato del Capo e non ultimo in particolarità il mercato di Ballarò.. Colori, profumi, gente di ogni tipo!

B&B 301 – Via dei Cappucini 301 Palermo

1) Palermo – Monerale – SanVito – Trapani

A malincuore lasciamo Palermo il secondo giorno e, inforcata la moto, ci dirigiamo a Monreale, per ammirare la splendida cattedrale

e da lì , dopo una breve sosta, il viaggio verso Alcamo, Scopello ed i suoi bellissimi faraglioni, San Vito Lo Capo alla ricerca della tonnara del Secco. La troviamo, ma è in disuso.. Ti lascia solo intendere cosa doveva essere un tempo, quando era attiva, situata su un pezzo di costa meravigliosa.

Il caldo si fa sentire e dirigendoci verso la Riserva dello Zingaro, troviamo una baia, dove fare il primo bagno siciliano.. La moto ci attende e partiamo alla volta di Trapani, dove, con l’aiuto di un gestore del bar in cui ci siamo fermati, troviamo il B&B per la notte.

Trapani Destination B&B-Via dei Saraceni 9-Trapani

2) Trapani – Marsala – Sciacca – Agrigento

Al mattino si parte da Trapani in direzione di Agrigento. Percorriamo la statale interna, che permette di vedere anche la campagna di questi luoghi, ma la discesa obbligata è per Mazzara del Vallo, posto di pescatori, ma contornato da un bel centro storico. Qui la sosta prevede granita con panna, che ogni giorno ci concediamo.. Si parte ora per Sciacca e in località Sovereto, ci godiamo un pò di sole oltre che un meritato bagno. Riprendiamo la strada per Agrigento, ma arrivati a destinazione, ci troviamo davanti ad un viadotto chiuso e dobbiamo, con un pò di strade secondarie, trovare quella giusta, per arrivare in centro città.

Scopriamo, che il ponte in questione, è stato chiuso, in quanto presentava delle problematiche simili al nostro (costruito dallo stesso Morandi).. Evitata quindi un’altra disgrazia.

Prima di recarci al B&B , chiamato strada facendo, andiamo a vedere la Valle dei Templi. Appassionati o meno, chi la visita per la prima volta, non può rimanere incantato, sia per le rovine, che ti riportano alla magnificenza di questi monumenti del passato, ma soprattutto per il contesto in cui si trovano , tra alberi millenari e cactus in fiore.

La sera, come in ogni posto in cui abbiamo pernottato, su consiglio dei local, ceniamo a base dei loro piatti tipici, in cui spiccano la caponata, gli arancini, pesce in ogni modo e dolci , in cui fa da padrona la ricotta (i cannoli hanno dimensioni esagerate).

B&B L’Antica Via- Via Atenea –Pizzatta Ficani 2-Agrigento

3) Agrigento – Licata – Punta Secca – Modica

Al mattino partenza di buon’ora da Agrigento in direzione Marina di Montechiaro, con breve sosta per proseguire verso Licata.. Per gli amanti del commissario Montalbano, stiamo per arrivare nei posti in cui vengono abitualmente girati gli episodi. Licata, splendida per il centro storico, ha un museo archeologico molto interessante, che visitiamo con le spiegazioni del caso, di una guida.

Ripresa la moto, decidiamo di fare sosta pranzo al castello di Donna Fugata, che era un ritrovo estivo del barone Corrado Arezzo, un gran burlone: ospitava amici e conoscenti, riuscendo addirittura a far passare la ferrovia nei pressi del castello.. Ci spiegavano che le stanze in tutto sono 122, ma visitabili solo 28.. Peccato.. Mancano i soliti fondi! Il giardino che circonda il castello è immenso e all’interno contiene un labirinto fatto costruire dal barone, per divertire i sui ospiti, direi forse più le donzelle!

Ora ci apprestiamo a cercare il solito posto per il bagno quotidiano, e quale spiaggia migliore se non quella di Punta Secca, dove c’è la famosa casa in cui abita il commissario? La domanda che mi sorge spontanea, immergendomi in queste acque è :”ma il tuffo del commissario di testa, come è possibile? L’acqua è bassa..”.

Comunque ci sono persone sul terrazzo della casa.. infatti è stato trasformato in B&B..

Si riparte per Modica: un centro spettacolare famosissimo anche per la cioccolata! E’ la prima volta che rimpiango di essere in moto.. Non posso portare via niente, neanche una tavoletta..

Dopo cena, girovaghiamo per il centro storico fino ad arrivare al duomo.. un’immagine molto suggestiva in notturna.

B&B Palazzo Il Cavaliere – Corso Umberto 1 – 259 – Modica

4) Modica – Noto – Siracusa

Al mattino si riparte da Modica in direzione di Noto, che ci hanno segnalato per la bellezza del centro storico ed in effetti merita veramente.. Il caldo si fa sentire e decidiamo di ripartire alla volta di Siracusa, dove abbiamo un amico Gianni Gallaro, un vero personaggio. Ci attende e, fatti posare i bagagli in un albergo da lui trovato, ci indica la strada più veloce per goderci un pò di mare ad Ortigia, l’isola collegata a Siracusa da un ponte. Rigenerati dalle acque fresche, decidiamo di affittare un’ape con la guida, per girare Ortigia. L’idea iniziale era uscire con il battello per vederla dal mare, ma il vento increspa il mare e per me che soffro, non è il massimo. Girare per i vicoletti con l’ape è uno sballo!

Camere Sorella Luna – Via F.sco Crispi 23 – Siracusa

5) Siracusa – Taormina – Messina

Salutato Gianni, di cui avremo occasione di parlarvi più avanti, seguiamo le indicazioni, per raggiungere Taormina. Per fortuna ho il casco, altrimenti si noterebbero le mie espressioni stupite, mentre mi guardo intorno.. In moto, effettivamente, il passeggiero è privilegiato. Anche se le strade non sono malvagie, occorre prestare molta attenzione.. Ogni tanto ci smarriamo, perché troviamo cartelli d’indicazione contradditori, per la stessa località!

Taormina è spettacolare, piena di turisti, con negozietti di ogni tipo, coloratissimi, che si sposano bene a questi vicoletti! Primeggiano le chiese e in alto il castello. Da Taormina è ben visibile l’Etna che, per l’occasione, ha la punta circondata dal fumo..

Seduti ad un tavolino, dobbiamo per forza assaggiare una bella granita con panna, per avere un termine di confronto con tutte le altre!

La moto ci attende paziente all’ombra e, cavalcata la Yamaha, ci dirigiamo verso Messina. Però decidiamo prima di fermarci a dormire in località San Saba in un villaggio affacciato sul mare. Arriviamo e, anche se il tempo non è dei migliori, costume e spiaggia ci aspettano! Davanti a noi ci sono le Eolie che ci guardano

Decidiamo di andare a Messina a cena e lì ho l’occasione di vedere il duomo, quello che ogni mezzogiorno ha il campanile animato: Il Leone ruggisce, il gallo canta e poi, con il sottofondo musicale dell’Ave Maria, personaggi e paesaggi si animano, come in un grosso carillon.

Posso solo vederlo in un video.. Stasera lo spettacolo non c’è.. In compenso la città è viva, con un sacco di giovani in giro e locali aperti.

Oasi Azzurra Beach Village – Via Lungomare 42 – San Saba – Messina

6) Messina – Cefalù

Al mattino, dopo un bagno ristoratore, in un mare da bere, partiamo per Cefalù. Oggi siamo veri riders, giusto un caffè, ma la strada è tanta e decidiamo di utilizzare un bel pezzo di autostrada. La moto ringrazia e il paesaggio è una meraviglia anche da qua! Costa, monti e coltivazioni.. Dal casco riesco a percepire un profumo fortissimo di limoni! Arrivati a Cefalù , posate le borse nel B&B del luogo, indossiamo i costumi e scendiamo in spiaggia, da cui abbiamo una visione di quella che è il centro della città.

Non resistiamo e andiamo ad immergerci nelle vie di Cefalù, scoprendo angoli imperdibili.. Ci consigliano un ristorante tipico del posto, in cui passiamo per cena.

B&B Borgo Marino – Via Pietrapollastra 9 Cefalù

7) Cefalù – Palermo

Siamo giunti quasi alla fine della nostra settimana, ma oggi abbiamo meno strada da fare e possiamo goderci l’ultima giornata di mare. Partiamo da Cefalù diretti a Bagheria, dove ci hanno segnalato dei posti per trascorrere la giornata, come Capo Zafferano e la spiaggia dei francesi, ma mentre stiamo per andare ci imbattiamo in un paese tipico di pescatori: Aspra. Decidiamo di fare un bagnetto ristoratore. Ripresa la moto per fare ancora qualche km, su consiglio di alcuni local, ci dirigiamo a Sant’Elia dove, con ogni comodità, ci godiamo l’ultima giornata siciliana di mare.

Parlando con una simpatica professoressa, scopriamo la presenza in una delle tante ville di Bagheria, della mostra di Gottuso. La cosa ci incuriosisce e, considerato che l’imbarco a Palermo è alle 23 circa, decidiamo di andare a vistare la mostra. Villa Costanza è molto bella, tanto che incontriamo due sposi, che utilizzano le scalinate, per le foto di rito.

Dipinti, fotografie ed addirittura una collezione di locandine cinematografiche, abbelliscono le pareti dell’interno della villa e dei padiglioni esterni, in cui è anche custodita l’unica statua del Gottuso, l’uomo che legge il giornale.

La nostra breve ed intensa vacanza è giunta al termine, ma nel cuore portiamo a casa grandi emozioni!

Grazie alla moto che ci ha portato in giro, nella massima libertà ed alla disponibilità di tutti i siciliani, che abbiamo incontrato nel nostro viaggio!

E un grazie anche al rider, che ha permesso a me, passeggero di ammirare quest’isola, grazie FRANCO!

A.L.

Si legge

Quello che non è più

Quello che non è più

Passerà il tempo ma il vuoto rimarrà,
resterà il rimpianto di quello che è stato.
Giornate in pieno sole, giorni di pioggia che mettevano allegria in attesa del tempo bello.
Racconti di vita, aspettative a volte deluse,
sere d’agosto ad aspettare le stelle cadenti.
Non sarà mai più, e il cuore piange e rimpiange quello che è stato..

Giuliana

Curiosando per il mondo Liguriacuriosity

“Mi faccio l’Aurelia” (anche se è vecchia).

Oggi, quando in Liguria una persona   dice “mi faccio l’Aurelia”, non pensate male, vuole semplicemente significare che intende muoversi lungo la costa , evitando la scorrevole ma trafficatissima autostrada, per alternare nel suo viaggio panorami bellissimi ad interminabili code nei numerosi centri abitati che si troverà ad attraversare. Il tutto moltiplicato per dieci durante la […]

Radio onde di libertà

Breve storia degli altoparlanti radio…

Le prime radio economiche, prive di stadi amplificatori in bassa frequenza e le economicissime radio a cristallo, avevano nella cuffia l’unica possibilità di poter essere ascoltate. l tempo in cui gli “speakers” (altoparlanti) avrebbero invaso le case dei radioascoltatori arrivò comunque rapidamente seguendo il travolgente progresso degli apparecchi riceventi. Dapprima, sulla scia del già “rodato” […]

Musica oltre confine

Nervi si tinge di Musica e Ballo: Festival Internazionale!

Villa Grimaldi Fassio ospita l’arte, nel migliore dei modi: seconda tappa del Festival Internazionale di Nervi, che parte dal 2 e finisce il 20 Luglio. 18 giorni di musica, tra artisti del calibro di Francesco De Gregori e Gino Paoli, i passi di danza da “bad boy” di Sergei Polunin e le note dell’orchestra del teatro Carlo Felice.

Un evento fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che secondo loro, può alzare notevolmente il richiamo all’arte dei turisti, i visitatori ma soprattutto, i genovesi. Inoltre, tale progetto ha coinvolto così tanto gli organizzatori, che nel 2020 daranno via alla prima edizione del “Festival internazionale del balletto”.

Ecco qui la scaletta degli artisti:

Giorgia – Carmen Consoli – Alessandro Preziosi – The Tokyo Ballet – Francesco De Gregori – Il Volo – Les Ballets Trockedero de Montecarlo – Neri Marcorè – Gala di Danza di Andrea Volpintesta e Sabrina Brazzo – Caetano Veloso – Emir Kusturica – Gino Paoli – Gala di danza di Sergei Polunin

I biglietti sono disponibili online e nei punti vendita di Ticket One, sul circuito di Vivaticket e le biglietterie del Teatro Nazionale. Per quanto riguarda l’argomento disabili, quest’ultimi avranno particolare riguardo, con percorsi agevolati. Per loro è possibile anche una riduzione del 50% sul pezzo originale se con invalidità al 100% insieme al suo accompagnatore, acquistabili telefonando al fisso 010 5342400 o su biglietteria@teatronazionalegenova.it

La mobilità dell’evento sarà garantita dai mezzi pubblici, in occasione dell’evento, prendendo d’esempio quanto fatto per tale questione da Euroflora, tramite taxi, autobus o treni.

G.O.

Natura

Yosemite National Park

Un’altra bella esperienza di viaggio ci è arrivata e noi la pubblichiamo.. Scrivete sempre a: contatti@liguriadinamic.it

Divenuto Parco Nazionale nel 1890 e secondo in ordine di tempo solo allo Yellowstone Park (anno 1872), Yosemite viene riconosciuto come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1984. L’89% della superficie di quest’area protetta, viene ancora considerata allo stato selvaggio, cioè priva o quasi di modifiche da parte dell’uomo. In uno dei più importanti e visitati parchi nazionali americani (5 milioni di turisti l’anno), è la natura a prevalere con la sua grande biodiversità di piante e animali che popolano il territorio dalle valli sino alle più alte cime a 4000m s.l.m.

I sentieri che esplorano la selvaggia bellezza dello Yosemite National Park sono innumerevoli e ognuno offre panorami ed esperienze unici. Noi abbiamo trovato nel Panorama Trail esattamente ciò che stavamo cercando: un percorso non troppo lungo e che fosse impegnativo, ma non massacrante. Una caratteristica su tutte però ci ha fatto preferire questo percorso ad altri: è sola andata. Mi spiego.

Il punto di partenza si trova a Glacier Point (2198m s.l.m.), punto panoramico sopra la Yosemite Valley, da dove si scende sino a valle, per un percorso senza “ritorno” e quindi con il vantaggio di trovare davanti a sè sempre nuovi scorci.

Naturalmente c’è un piccolo problema logistico: se ci si reca in macchina a Glacier Point, una volta scesi a valle per tornare alla vettura si deve prendere uno degli autobus turistici del parco. Fare andata e ritorno in giornata è molto difficile e pesante (l’escursione, in discesa, dura tra le 5 e le 6 ore). Personalmente abbiamo preferito fare il percorso contrario, ovvero lasciare la macchina allo Yosemite Valley Lodge (capolinea degli autobus) e recarci al punto di partenza in pullman, in modo da non avere “vincoli” orari al ritorno e goderci la passeggiata senza pensieri.

Ora entriamo nei particolari e vediamo cosa nasconde uno dei percorsi più famosi e spettacolari dello Yosemite Park.

Panorama Trail

L’escursione si snoda attraverso 8 miglia e più di sentieri, andando a toccare tre delle principali cascate di Yosemite. Dal trailhead Glacier Point le prime 2 miglia che incontriamo sono una semplice e veloce discesa verso la più vicina: Illilouette Fall (1870m s.l.m.). Qui si attraversa l’Illilouette Creek, che dà origine al salto di 113m, e si intraprende un saliscendi lungo una collina boscosa per un totale di circa 3 miglia, dopo le quali ci troveremo letteralmente sopra alla cascata regina del trail: Nevada Fall (1801m s.l.m.).

Collocata alle pendici dell’Half Dome e nata dal Merced River, questa meraviglia naturale alta 181m si prende la parte di “attrazione” principale del Panorama Trail. Qui infatti, è possibile sia godere della vista su una parte della Yosemite Valley e sul soprastante Half Dome, che riposare e rinfrescarsi sui tranquilli laghetti formati dal fiume poco prima della cascata.

Il passo successivo ci porterà a scendere verso valle lungo una bella scalinata in pietra che costeggia Nevada Fall e conduce al sentiero (2 miglia) che si snoda sino a Vernal Fall (1538m s.l.m.). Con i suoi 97 metri di salto, è la più piccola delle tre visitate, ma grazie alla sua collocazione in una stretta valle circondata da una fitta foresta, non ha nulla da invidiare alle “sorelle” più grandi in quanto a bellezza. Una volta sorpassata anche quest’ultima cascata, il percorso si sviluppa in discesa nei boschi della Yosemite Valley, fino a raggiungere nuovamente il villaggio.

Terminato il racconto dell’escursione passiamo ai consigli pratici:

nonostante siano sentieri facili e per la maggior parte in discesa, è bene affrontarli con calzature adatte.
è un percorso da fare preferibilmente tra luglio e ottobre, in quanto durante l’inverno certe aree sono rese inagibili dalla neve, mentre durante la stagione delle piogge diventa fangoso e in alcuni punti potrebbe essere un serio pericolo.
è bene partire il prima possibile, in quanto si può viaggiare con calma senza il rischio di incappare nel tramonto durante il percorso.
nonostante sia abbastanza facile, il Panorama Trail è lungo quanto basta da farvi rimanere assetati se non avete provveduto ad un’adeguata scorta d’acqua.
lo Yosemite park è per il 90% un’area completamente selvaggia, e qui gli orsi neri americani trovano il loro rifugio ideale. Se ne contano centinaia, forse migliaia, quindi l’incontro non è così improbabile. Prima di partire per qualsiasi trail è bene informarsi sui corretti comportamenti in caso di incontro o avvistamento di un orso, il parco è pieno di cartelli illustrativi ma per sicurezza si può chiedere direttamente ai Ranger.

Panorama Trail:

Partenza: Glacier Point 2198m s.l.m.
Arrivo: Yosemite Valley 1200m s.l.m.
Lunghezza: 8 miglia – 13 km
Dislivello: 998m
Tempo di percorrenza: 5 ore

D.R

Motordinamic

TT Adrenalina sull’isola di Man

Per la gioia di tutti i motociclisti, siamo arrivati alla centesima edizione del Tourist Trophy, sempre sull’isola di Man, attualmente in corso in quanto si è partiti dal 25/05 e durerà fino al 07/06.

I primi giorni sono stati dedicati alle qualifiche, mentre dal primo di giugno partiamo con le vere e proprie gare, di cui vi segnaliamo le categorie:

Sabato 01/06 Superbike TT – Sidecar TT gara 1

Lunedì 03/06 Supersport TT – Superstock gara 1

Mercoledì 05/06 Supersport TT gara 2 – TT Zero – Lightweight TT

Venerdi 06/06 Sidecar TT gara 2 – Senior TT

Vediamo nel particolare, di cosa stiamo parlando: nella categoria Superbike TT partecipano le moto più potenti della manifestazione, che arrivano a 310 km/h nei punti più veloci del circuito. Per i Sidecar è una gara prestigiosa per questa disciplina, che prevede ovviamente due protagonisti a veicolo, tra pilota e “scimmia”. Supersport è destinata a moto molto leggere di media cilindrata, mentre Superstock sono moto elaborate, ma simili a quelle di serie da cui derivano. TT Zero è invece una gara destinata ai veicoli elettrici, mentre Lightweight include i motori a due cilindri da 650 cm cubi.

Ma cosa è il Tourist Trophy?

Si tratta di un circuito di 60,720 chilometri (37,730 mi) da percorrere tra case, muretti, pali della luce e differenti condizioni climatiche, il tutto per più giri sulla base della categoria di appartenenza. Questo ha determinato, fino dalla sua prima edizione (1907), la morte di molti piloti, stimati 143, a cui si aggiungono anche spettatori.

I piloti che si sono aggiudicati il maggior numero di vitorie nella storia dell’evento sono :

Joey Dunlop – 26 vittorie

John McGuinness -19 vittorie

Mike Hailwood -14 vittorie

Tra una gara e l’altra, si può visitare l’isola di cui segnaliamo, da vedere il Castello di Peel, Laxey Wheel (la grandissima ruota ad acqua chiamata “Lady Isabella”), Castle Rushen (a Castletown), il villaggio tradizionale Manx di Cregneash, il museo House of Manannan a Peel, Point of Ayre (estrema punta nord), Calf of Man (l’isolotto a sud), le bellissime cittadine di Port Erin e Port St. Mary, la spiaggia di Niarbyl, la capitale Douglas.

Sta di fatto che questa gara rappresenta “il sogno” per eccellenza di ogni motociclista. Partire con il camper, con la propria moto, il viaggio, l’atmosfera dell’isola, la possibilità di provare il circuito, sono emozioni forti per ogni biker!

A manetta.. Dunque!

Si legge

Nella

Nella

È una ballata tragica la mia, la scrivo piano e provo un’accorata nostalgia. Guardo una casa grande, pretenziosa, chiusa tra il verde e il rosso dei suoi fiori, di più non si può dir, nessuno osa! Cos’è successo in quelle nuove mura? Perché ha celato tutto quel soffrire.
Forse da tempo il suo parlar taceva, mentre la mente si faceva buia.
Rimane una domanda che la risposta aspetta, rimane in ogni dove lo sgomento.
Lei è andata in questo modo assurdo e ha lasciato a tutti un forte smarrimento.
Guardo quella casa, malgrado sia passato tanto tempo, ancor non sembra vero.
Chiusa tra il verde e il rosso dei suoi fiori. Racchiuderà per sempre il suo mistero..

Giuliana