LigurianTravels

Verona e Trentino: 1200km in 60 ore, meno di due giorni e mezzo

Vi proponiamo l’esperienza di viaggio, inviato da un nostro lettore.. Grazie Dario!

1200km che partono da Genova, fanno tappa a Verona, si snodano tra le bellezze del Trentino sino a sfiorare il confine austriaco, per poi scendere attraverso le Dolomiti Bellunesi ed imboccare la via del ritorno. Un tour de force? Sicuramente. Resta da decidere se sia uno sbattimento ingiustificato o un buon modo per sfruttare il weekend o qualche giorno di libertà. Noi abbiamo scelto la seconda e ci siamo buttati.

Un pò di storia

La città vanta una storia millenaria, come testimoniato dal ritrovamento di resti dei primi insediamenti datati Neolitico nell’area di Colle San Pietro. Grazie alla sua posizione sull’Adige e nel mezzo della Pianura Padana, Verona è sempre stata considerata una città dall’estrema importanza logistica, tanto da attirare su di sè le attenzioni dei principali re ed imperatori. Qui infatti si stanziarono per primi i romani, seguiti poi da Teodorico il Grande, dai Longobardi (sotto i quali fu capitale d’Italia sino al 571) e da Carlo Magno che proprio qui sconfisse le ultime resistenze Longobarde. Nel 1136 nacque il Comune, e negli anni successivi la città fu teatro di numerosi scontri tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, i cui maggiori esponenti in città erano i Montecchi, resi poi famosi dal “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. Nei secoli successivi la storia moderna si sviluppò attraverso la dedizione di Verona a Venezia (24 Giugno 1405) e nella successiva epidemia di peste nel 1630 che dimezzò la popolazione. Nel maggio del 1796, durante la Campagna d’Italia, Napoleone Bonaparte entrò in città, la quale rimase sotto il controllo francese sino al 1797, quando tramite il Trattato di Campoformio venne ceduta agli austriaci.

Verona divenne italiana il 16 Ottobre 1866 quando, durante la Terza guerra d’indipendenza, i Savoia conquistarono il Veneto.

Venerdì

Partenza da Genova intorno alle 12 per problemi organizzativi (leggere lavoro), siamo arrivati nel nostro hotel di Verona intorno alle 15:30. Da qui inizierà il nostro tour. Avendo poco tempo a disposizione, abbiamo scelto di fare un rapido giro nel centro storico per prendere una vista di tutti i maggiori punti d’interesse e poi dirigerci al Museo Archeologico e al Teatro Romano.

Il nostro tour inizia con l’entrata in città attraverso il Ponte e la fortezza di Castelvecchio, bellissime strutture risalenti al periodo tra il XII ed il XIV secolo d.C. e da qui proseguiamo lungo Via Roma fino a Piazza Bra, luogo dove sorge uno dei simboli della città: l’Arena di Verona (I secolo d.C.). Un tempo teatro di memorabili Giostre, ora luogo di concerti ed eventi di importanza nazionale. Proprio a causa di uno di questi concerti non è stato possibile visitarla. Da Piazza Bra percorriamo tutta Via Mazzini (la via dello shopping veronese) fino a Piazza delle Erbe, la più antica piazza della città. A poca distanza si trova la celebre casa di Giulietta, personaggio della tragedia shakespeariana. Immancabile una rapida visita al grazioso cortile che ospita, oltre all’entrata della Casa e del museo, la statua di Giulietta. Usanza e tradizione vogliono che questa statua porti fortuna a coloro che le toccheranno il seno!

Dopo questa breve pausa, ci incamminiamo attraverso le viuzze del centro storico e percorriamo lo storico Ponte Pietra, fino ad arrivare al Museo Archeologico. L’esposizione è situata all’interno di un ex convento dei Gesuati, a fianco del Teatro Romano.

Istituito nel 1924, oggi conta oltre 600 opere provenienti in gran parte da collezioni private e donate al comune di Verona. Tra queste opere troviamo numerosi elementi decorativi del teatro, mosaici, altari e varie statue. Il museo è diviso in 10 sezioni, di cui le prime sette si trovano al piano superiore del chiostro e le restanti nell’area sottostante che comprende il cortile del chiostro e la chiesa di San Girolamo. Molto bello da visitare è anche il Teatro Romano, un luogo dove sedere e godersi un pò di relax tra i secoli di storia che la circondano.

Il biglietto è unico per Museo Archeologico e Teatro Romano:

Intero 4,50€
Ridotto gruppi (15 o più), agevolazioni, over 60 3,00€
Studenti (sino alle secondarie di secondo grado) e ragazzi (8-14 solo accompagnati) 1,00€

Non è necessaria nessuna prenotazione.

La nostra mezza giornata veronese si conclude con una cena in centro seguita dalla visita all’insegna del relax ad Aquardens, il parco termale più grande d’Italia e distante solamente mezz’ora di macchina dal centro.

Sabato

La prossima tappa sarà il Lago di Braies, un magnifico specchio d’acqua alpino ai piedi della parete rocciosa della Croda del Becco (2810 m s.l.m.) e nel cuore della Val di Braies. Questa meraviglia della natura deve la sua fama anche alla serie tv Un passo dal cielo, girata proprio su queste sponde e con protagonista un attore di fama mondiale come Terence Hill! Da Verona sono 255 km e quasi tre ore di macchina, il che include sveglia molto presto per arrivare sul posto ad un orario che permetta di potersi godere il lago in tutta serenità senza la calca dell’ora di pranzo. Quanto presto? Sveglia alle 5:30, partenza alle 6:00. E’ meno traumatico di quanto sembri, soprattutto considerato che alle 6:00 del sabato mattina si trova ben poco traffico.

Da Verona si percorre la A22 del Brennero fino a Bressanone, dove si esce e si affrontano gli ultimi 60 km su strade statali e regionali, intrattenuti dai panorami mozzafiato del Trentino.

Il primo impatto con il lago è stato abbastanza traumatico: pur essendo arrivati intorno alle 9 ci siamo trovati di fronte ad una distesa di macchine non indifferente. Questo è il “prezzo” da pagare se si vogliono visitare questi luoghi così belli e così facilmente raggiungibili.

Nota: non esistono parcheggi gratuiti in zona, ma solo diverse aree a pagamento, dove l’abbiamo lasciata noi abbiamo speso 6€ per tutto il giorno.

La prima cosa che abbiamo fatto e consigliamo è il giro in barca a remi. Oltre ad essere molto pittoresco e tradizionale, è infatti da fare il più presto possibile per evitare che i raggi del sole diretti sul lago vi rovinino il panorama e tutte le foto! Una volta terminato il noleggio, ci siamo avventurati sulla via che circumnaviga il lago, può sembrare la classica passeggiata turistica ed effettivamente lo è, ma impiega comunque almeno un’ora per essere completata e presenta alcuni tratti più impegnativi della classica escursione lungolago. Se siete amanti delle escursioni e per voi un “lungolago” è troppo poco, non disperate, da qui partono numerosi sentieri adatti a tutte le esigenze. Il sentiero principe è senza dubbio quello che in 4h30′ conduce sulla vetta della Croda del Becco. Noi abbiamo scelto di fermarci al giro del lungolago per questioni di tempo e dopo un pranzo in riva alle acque cristalline ci siamo incamminati verso la macchina per fare rotta verso la nostra prossima destinazione: Fiames, a due passi da Cortina d’Ampezzo.

Una volta arrivati in hotel ci siamo concessi un pisolino di un paio d’ore, assolutamente necessario dopo la sveglia all’alba e l’ideale prima di una passeggiata (con cena) tra le vie di una delle località più chic ed esclusive del Trentino.

Domenica

Fortunatamente la sveglia non è la stessa di ieri e possiamo riposarci un po’ di più, anche se alle 9 dobbiamo già essere in marcia.

Ci lasciamo alle spalle la splendida valle di Cortina e saliamo fino in cima al Passo Tre Croci, da dove parte l’escursione ad un altro dei laghi più belli e famosi del Trentino: il Lago di Sorapis. Il sentiero si percorre in circa 2 ore e alterna tratti molto blandi ed immersi nel bosco ad altri decisamente più impegnativi ma impreziositi da un panorama incredibile. Nulla di troppo difficile comunque, anche se in (pochi) punti il sentiero è stretto e molto esposto, richiedendo una dose maggiore di attenzione. Una volta giunti alla meta ci troviamo di fronte all’ultimo bivio, a destra il rifugio Vandelli (1926 m s.l.m.) e a sinistra il tanto agognato lago. Nonostante le fatiche della salita ed il caldo, abbiamo dovuto tenerci la voglia di un bagno nelle acque gelide del Sorapis. Infatti la particolare e famosa colorazione turchese del lago è dovuta alla presenza di limo glaciale, unico nelle Dolomiti, e per questo l’area è protetta e la balneazione assolutamente vietata.

Come per il Lago di Braies, abbiamo girovagato un pò lungo le rive, ci siamo gustati un pranzo con vista Dolomiti e abbiamo ripreso la via del ritorno. L’ultima tappa del tour è stata la vicina Misurina, per una breve sosta ristoratrice e per vedere l’omonimo lago. Dopo Braies e Sorapis naturalmente non ci è sembrato nulla di che, ma era prevedibile avendo ancora negli occhi quelle bellezze.

Alle 15:30 ci siamo rimessi in marcia verso Genova: 516 km, 6 ore (senza imprevisti nè pause, contarne almeno 7).

Ed eccoci alla fine di questo weekend all’insegna del turismo on the road e del rimbalzare da un luogo all’altro in pochissimo tempo.

Per chi fosse interessato lascio qualche dato “tecnico” che può aiutare nella pianificazione del viaggio:

Genova – Verona : 285 km
Verona – Lago di Braies : 252 km
Lago di Braies – Fiames : 42 km
Fiames – Passo Tre Croci : 12 km
Passo Tre Croci – Misurina : 6 km
Misurina – Genova : 555 km

A questo chilometraggio è bene aggiungerne una cinquantina di “non si sa mai” e deviazioni varie.

Spesa totale (Carburante, pedaggi, hotel ecc…) : circa 250€ a testa (nel nostro caso due partecipanti)

Musica oltre confine

Zena Singers Band: Quando la canzone d’autore diventa teatro

La scorsa settimana, finito di lavorare, ho incontrato in centro un’amica. L’appuntamento di rito a “Deffe” per aperitivo. Mentre stavamo amabilmente chicchierando, ho sentito suonare dal vivo una canzone di De Andrè.

Siamo andate a ricercare la fonte da cui proveniva la musica ed ecco che in P.zza Matteotti dal Ducale, c’era la band: Zena Singers.

Ci siamo sedute ad ascoltare.. Uno spettacolo! Hanno esibito un repertorio di cantautori genovesi, da De Andrè a Fossati, da Paoli ai New Trolls, intervallando le canzoni con presentazioni teatrali delle stesse, molto azzeccate e divertenti. Hanno saputo coinvolgere il pubblico di tutte le età.. Avevo vicino una signora “datata”, che si è cantata a squarciagola “Quella carezza della sera”! Beh.. Io tutte..

Una domanda che mi sorge spontanea.. Perchè certi eventi non sono sponsorizzati in maniera adeguata? Io non sapevo nulla di questa serata, nonostante per lavoro giri spesso ed osservi la pubblicità esposta. I Zena Singers meritano e spero di poterli riascoltare a breve!

Vi segnalo qualche notizia sulla Band!

“Si tratta di una storica band di Genova, tra le più autorevoli e rappresentative del cantautorato, composta da 5 musicisti, a cui si associano 3 attori. L’obiettivo di ogni concerto live è quello di proporre al pubblico cultura e spettacolo, attraverso le canzoni scritte da grandi cantautori . Trattasi di un tributo ad autori della grandezza di Bindi, De Andrè, Endrigo, Fossati, Lauzi, New Trolls, Paoli, Tenco. Nei concerti live viene riproposto quel genere definito “Canzone/Teatro”.

La sua struttura è costituita da un’alternanza di canzoni precedute dalla recitazione di parti inedite, conferendo al Canzone/Teatro un carattere di assoluta originalità.

Elio Giuliani: Voce e Pianoforte

Luciano Minetti: Batteria

Luigi Picardi: Chitarra Elettrica

Monica Rossi: Tastiera, Percussioni e Voce

Paolo Picardi: Basso

Attori: Flavia Pareto, Andrea Tobia, Tanny Tacchi

alcuni link youtube: di riferimento

https://youtu.be/kXxkuF5FHdI

https://youtu.be/BMZZUF2HjDo

https://youtu.be/8y1fLzZUxt4

https://youtu.be/gbwm2jA-IgA

https://youtu.be/BjGfyVjVYG8

Zena Singers molto Dinamic!

A.L.

Si legge

Raccogli

Raccogli

Raccogli in un pugno qualcosa che vale, la gioia di un bimbo, l’amore di un uomo, l’amico più grande, lo sguardo di un cane.
Raccogli in un pugno un fatato tramonto, un posto sicuro, un fiore mai colto e tieni più forte la tua giovinezza, un giorno d’Aprile, la tua debolezza.
Raccogli dei sogni in quella tua mano, aiuta chi chiede, continua a sperare, non chiuderci dentro rancore lontano.
E quando ti senti sfuggire la vita e senti le lacrime alla gola..
Ricorda i ricordi.. E schiudi le dita.
Giuliana

Radio onde di libertà

Un pizzico di storia delle emissioni radio in Italia (1920-1960)

Gli inizi (gli anni 20) il 27 Agosto 1924 viene fondata l’Uri, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia. Si tratta del frutto di un accordo tra le maggiori compagnie di comunicazione: Radiofono, ( compagnia Marconi), e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). L’unica stazione trasmittente è quella di Roma ed il […]

Curiosando per il mondo

Salone Nautico 2019: Il mare chiama, la passione risponde

Appuntamento con il salone nautico, che raggiunge la 59esima edizione nello spazio espositivo della fiera di Genova, da Giovedì 19 a martedì 24 Settembre.

Il settore nautico è sempre stato il punto di forza della nostra regione e per gli appassionati è una grossa occasione per scoprire le ultime novità in tutti i servizi del campo, oltre alle novità della produzione cantieristica, i motori e l’elettronica. Per questo evento è stata ingrandita e rinnovata l’area espositiva, considerando le numerose domande riguardo agli yacht e superyacht, la vela, il settore fuoribordo e anche gli accessor, quest’ultima richiesta specialmente dall’estero. Saranno cinque le aree allestite negli spazi del Salone Nautico, tenendo bene a mente i numeri che ha raggiunto il progetto: 986 espositori e più di mille imbarcazioni, 150 giornalisti da 25 nazioni diverse e il 136% di prevendite vendute rispetto all’anno precedente.

Ingresso tutti i giorni a partire dalle 10.00 fino alle 18.30, al prezzo di €15.00, comprensivo di diritto di prevendita e acquistabile online sul sito del salone nautico di Genova oppure direttamente alla fiera con €18.00 intero, sempre 15 invece ridotto. Biglietto in omaggio per i ragazzi nati dopo il 2006, s accompagnati da un adulto. Consentito ingresso per cani di piccola – media taglia con guinzaglio e museruola, con l’obbligo ai padroni di munirsi di tutto il necessario nel caso di deiezioni all’interno della struttura.

Beh, che dire: quest’anno il Salone Nautico farà decisamente faville!

G.O.

Tattoomania

Tappa Genovese per Alle Tattoo

Come annunciato la scorsa settimana, ieri, Lunedì 16 Settembre, ha fatto tappa Alle Tattoo dal nostro amico Angelo di Duman Tattoo Studio e sono andata a conoscerlo di persona. Persona carismatica con un grande staff. Complimenti! Sicuramente ve ne parlerò ancora perché ci saranno delle sorprese, che lo vedranno protagonista. Ma non voglio anticipare nulla..lo scoprirete seguendolo e seguendoci!

Guardate le foto!

Grazie Alle Tatto per la disponibilità e grazie Duman Tattoo Studio!

A.L.

Curiosando per il mondo

Feltrinelli in Swing

Ieri, dalle 19.00 in poi La Fetrinelli di Genova ha festeggiato i suoi primi 60 anni e tra le tante iniziative c’è stato un evento, che ha movimentato i piani della libreria: ”Feltrinelli in Swing”.

Con la musica dal vivo di Filippo Cuomo Ulloa e Matteo Minola, i ballerini di swing hanno creato un’atmosfera gioiosa e divertente, che ha coinvolto gli innumerevoli spettatori, accorsi per questo importante “traguardo” della Fetrinelli.

Non è mancato un favoloso buffet ai piani alti.
Sono stati i Mash Up – Swing Different che hanno animato la serata, con i loro maestri, con esibizioni di ballerini, coinvolgendo anche allievi di tutte le altre scuole.

Grande divertimento.. A tutto swing, a tutto boogie woogie!

Grazie Feltrinelli per questa bella esperienza!

A.L.

Curiosando per il mondo

Festa dell’Amaretto

Domenica 15 Settembre a Sassello si è svolta la tradizionale festa dell’amaretto, che ha attirato veramente una moltitudine di persone. Al mattino, per i più sportivi, è stata organizzata una gara di corsa non competitiva a passo libero, mentre nel pomeriggio dalle 14 il centro si è animato con stand per la degustazione dell’amaretto, a cura delle fabbriche locali. Non mancavano anche laboratori per i più piccoli e musica dal vivo, oltre alla possibilità di visitare il museo del Perrando.

Un paese in festa, per valorizzare questo dolce che lo ha reso famoso, una giornata di sole che ha permesso ai turisti di godere del paesaggio, dei negozi aperti, di ottime frittelle, cucinate in piazza e di gustare la birra di Elissor, che ha allestito uno stand in piazza.

Vi lascio a guardare le foto e per chi non ha partecipato è sicuramente un appuntamento da non perdere per il prossimo anno!

A.L.

LigurianTravels

Esperienza di vita: Il cammino di Santiago

Questa settimana vi proponiamo un’esperienza di viaggio molto particolare, luoghi bellissimi ma fondamentalmente un percorso interiore alla scoperta di sè stessi. Grazie Alessandro per il resoconto e le foto.. Leggete il cammino di Santiago di Compostela.

“Il periodo non era dei migliori, avevo bisogno di staccare la spina e ritrovare un pò di autostima, di dare una scossa forte, di leggerezza e spensieratezza, e di mettermi in gioco regalando un pò di tempo a me stesso. Avrei potuto fare una vacanza relax, baciato dal sole dalla mattina alla sera, scegliendo le mete più ambite sulle spiagge della Sardegna, Corsica, Grecia o Canarie, gustando spritz al calar del sole, ma sentivo il bisogno di emozioni forti, di fare qualcosa di diverso. Ho deciso di fare un viaggio e non una semplice vacanza, ho deciso di percorrere una parte del cammino di Santiago, un’idea coltivata da tempo, finalmente concretizzata. Si dice che quando il cammino di Santiago chiama, bisogna partire e così è stato.

Quattordici giorni di ferie, undici giorni di cammino previsti, con una media di venticinque km al giorno e un giorno “libero” per raggiungere Finisterre, ritenuto il punto più occidentale del continente europeo.

Partenza il 12 luglio 2019 da Malpensa, destinazione Madrid alla volta di Astorga, la tappa di partenza, che dista circa 280 km da Santiago di Compostela, sul cammino francese, indicato primo Itinerario Culturale Europeo dall’Unesco, il cammino “francese” è il moderno percorso, quello più battuto.

Prenotato il volo, a due settimane circa dalla partenza, ho dedicato il tempo all’organizzazione del viaggio documentandomi sui vari forum di pellegrini trovati sul web, acquistando equipaggiamento da trekking, scarpe, zaino, fondamentali le calze tecniche, poncho per eventuali piogge impreviste, sacco lenzuolo, kit di emergenza e l’acquisto sul sito della confraternita di San Jacopo di Perugia della credenziale del pellegrino, il documento dove apporre il timbro in ogni tappa, registrando il viaggio, per ottenere la Compostela.

Sapevo che sarebbe anche arrivato il momento di guardare in faccia le paure, quelle che andavano ad appesantire gli otto kg di zaino che mi sarei caricato sulle spalle, sanate poi passo dopo passo.

Atterrato a Madrid, mettendomi alla ricerca del pullman, ho conosciuto Angelo, fotografo di Varese, futuro compagno di viaggio.

In quattro ore abbiamo raggiunto Astorga, comune spagnolo di 12.039 abitanti, situato nella provincia di León, Cittadina medioevale, sorge nella zona montagnosa detta La Maragatería.

Sistemato in albergo, iniziavo a respirare la magia del cammino usufruendo della credenziale, aggiudicandomi un menù del pellegrino a soli dodici euro composto da un primo e un secondo piatto, birra media e caffè. Passata una notte tranquilla e impostato la sveglia alle ore 06:00, colazione abbondante e il primo passo verso Santiago, seguendo le due guide simbolo, la conchiglia e la freccia gialla che ad ogni bivio indicano la strada corretta da seguire.

Percorso i primi 100 km attraversando campi di grano, ammirando i tanti nidi di cicogne, fattorie, locande, superando con fatica la durissima tappa di 27,5 km che collega Foncébadon a Ponferrada dove una squadra di fisioterapisti e podologi accolgono i pellegrini, curando dolori muscolari e ahimè per i più sfortunati, le vesciche.

Durante il percorso abbiamo conosciuto altri due simpatici ragazzi di Milano, Mattia ed Edoardo.

Spesso avvertivo il bisogno di camminare in solitaria con il mio zaino, il mio mp3, così prendevo e partivo da solo dando appuntamento a tutti alla tappa successiva, riflessione e silenzio divenivano gli usuali compagni di viaggio, una terapia dell’anima.

Raggiunsi in solitaria O Cebreiro, il punto più alto del cammino, una montagna della Spagna nord – occidentale che raggiunge circa 1.300m di altitudine e si trova nel comune di Pedrafita Do Cebreiro nella comunità della Galizia, mentre gli altri lo avrebbero poi raggiunto a cavallo la mattina seguente partendo dal paesino di Las Herreiras, situato ai piedi del monte. Raggiunta la cima, sono stato invaso da una sensazione di pienezza, festeggiando la mia vittoria. Il giorno seguente partii avvolto da un banco di nebbia, raggiungendo Triacastela, un paesino caratteristico della Galizia.

La tappa che da Triacastela arriva a Sarria è l’ultimo tratto “selvaggio”, poichè molta gente decide di percorrere solo gli ultimi 100 km del cammino appunto partendo da Sarria, di conseguenza il tratto successivo fino ad arrivare a Santiago lo definirei un pò più turistico.

Il 22 Luglio giunsi finalmente a Santiago di Compostela, cavandomela solo con una vescica e un principio di tendinite ad entrambe le caviglie, ma con un bagaglio di emozioni indescrivibili.

La piazza della cattedrale, con tutto il suo splendore, è sotto i miei piedi, finalmente arrivato.

Ci siamo recati subito con immensa soddisfazione a ritirare la Compostela, prima ancora di andare in ostello a posare lo zaino. Mattia ed Edoardo hanno deciso di proseguire per Finisterre nello stesso giorno, mentre Angelo la sera stessa partiva per Milano.

Rimanendo una notte a Santiago da solo, decisi di raggiungere i due ragazzi a Finisterre tappa obbligata, acquistando un biglietto del pullman. Raggiunto il faro, rimasi a fissare l’oceano sentendomi padrone di me stesso, contemplando il rumore delle onde.. Il viaggio stava finendo, ma dentro di me uno nuovo stava inziando.

Emergono molte emozioni durante il percorso, nei primi giorni di cammino si apprezza la quantità di libertà che è possibile godere, si è liberi di scegliere a che ora partire, quando e perché fermarsi, liberi di decidere la strada, di proseguire in solitaria o in compagnia, è possibile apprezzare quanto sia piacevole camminare lungo sentieri, attraversando campi, boschi e foreste di eucalipti entrando in diretta sintonia con la natura. Il cammino inoltre, mi ha regalato la possibilità di incontrare e vivere a stretto contatto con altri pellegrini, di ascoltare altre storie necessarie per arricchire l’esperienza personale, condividendo gioie e dolori con persone sconosciute disposte ad ascoltare. La fatica a cui si è sottoposti quotidianamente può essere un buon metro di misura con il quale misurarsi, prendendo consapevolezza dei propri limiti, trovando la forza di superarli. È un pò come camminare dentro a sè stessi ed è una delle esperienze più intense da fare nella vita, succede qualcosa dentro quando si trova il coraggio di seguire i propri desideri e trasformarli in azioni”.

Alessandro

Curiosando per il mondo

Sbeccola Days

Vi segnalo due giornate da non perdere:

Venerdi 20 e Sabato 21 Settembre dalle ore 12.30 siamo tutti invitati a Sbeccola Days, per l’assaggio dei loro prodotti. Per questi due giorni, i nostri amici hanno creato un piatto degustazione con: Panzerotti, Pasticciotti, Farinata, Scrocchiarella e Patatine.. Tutto a €5.00!

Vi consiglio sicuramente di passare a salutarli, per gustare questi piatti tipici ad un prezzo contenutissimo. Ho già un certo languorino..

Sbeccola è Dinamic!

A.L.