Motordinamic

Giro in moto sui Pirenei

Questa settimana pubblichiamo un’esperienza di viaggio di quattro amici motociclisti, che hanno deciso di godersi gli splendidi paesaggi dei Pirenei con le loro moto, due KTM Super Duke R, Ducati Multistrada e Honda Africa Twin.

8 giorni di emozione allo stato puro.. Per un totale di 2200 km!

Partenza da Genova con il traghetto, diretti a Barcellona, con l’obiettivo di passare dal Mediterraneo all’Atlantico Est – Ovest, percorrendo le strade di montagna sui Pirenei. Il percorso ad anello lo trovate nelle foto allegate, percorso che ovviamente ha dato la possibilità di diversificare le strade di andata e di ritorno.

I ragazzi hanno fatto 7 tappe non programmate, masticando km su asfalti perfetti e con poco traffico. Il percorso li ha portati a 60.000mt di dislivello in salita ed altrettanto in discesa, raggiungendo passi come il Col Du Turmalet di 2115mt. Un viaggio fatto di curve, ma caratterizzato da paesaggi mozzafiato, ricchi di gole, splendidi laghi, cascate, boschi, un connubio di natura e motori.

Grazie ragazzi per le foto ed i particolari del viaggio!

Un pò d’invidia sicuramente l’avete provocata a chi ama viaggiare con le due ruote..

E Motordinamic sia!

A.L.

Si legge

Penso e Rimpiango

Penso e rimpiango

Rimpiango un grembiulino nero,
Che nella scuola rendeva i bambini tutti uguali.
Penso che si era amici e si raccontava delle nostre avventure guardandosi negli occhi e non attraverso i cellulari.

Rimpiango il primo amore, che bastava tenersi per mano per avere il batticuore.
Rimpiango la mia città di luci spente, dove il niente era assoluto.
Ma c’era una verità, un tempo ormai perduto..

Giuliana

Curiosando per il mondo

La Bacchetta Magica: Il Mondo Fantastico del Giocattolo

Ritorniamo bambini. Ogni tanto ci vuole, per dimenticare i problemi e lo stress quotidiano!

Mentre entravo ne La Bacchetta Magica, mi sono catapultata nella mia infanzia, quando vivevo nel mondo delle bambole e dei peluche, che erano miei compagni di sogni!

Ci troviamo in Via Jori a Genova, nella zona di Certosa, luogo che ha subito il maniera fattiva il crollo del Ponte Morandi, ma parliamo un pò con Andrea, il proprietario. Da 31 anni nel mondo del giocattolo, ha aperto nel 2012 un negozio a Chiavari e dopo 5/6 anni, ha deciso di trovare un posto in un quartiere “popoloso” di Genova, con preferenza per la zona di Marassi o Certosa. La scelta di Certosa è stata dettata dalle caratteristiche del locale, che comunque doveva avere una certa metratura.

Parliamo della situazione attuale: Mi segnala quanto si può immaginare sia la conseguenza data dal crollo del ponte; via Jori era una coda di macchine e questo portava del movimento e visibilità a tutti gli esercizi. Ora con un transito limitato, si segnalano cali nelle vendite ed un clima di malcontento diffuso. La crescita comunque c’è, anche se lenta, rispetto a quanto prefissato.

Sono curiosa di sapere cosa nel tempo è rimasto sulla cresta dell’onda e quali sono i giochi nuovi che spopolano.

Andrea mi conferma che i Lego funzionano sempre, il gioco di costruzioni per eccellenza, che ha coinvolto generazioni e continua a monopolizzare il mercato. Mi parla poi, classico in Italia, dei giochi meteore, che esplodono e poi spariscono. Resistono sempre i giochi in legno, che proprio per il materiale sono un inno all’ecologia, e infine quelli educativi e didattici.

Noto che nel negozio non ci sono giochi elettronici ed affrontiamo l’argomento telefonini e Playstation che, a partire dagli 8 anni (a volte addirittura prima), catturano l’attenzione dei bambini, non sempre in maniera positiva. Alcuni genitori si rendono conto degli effetti nocivi, dati dal troppo utilizzo e tentano di coinvolgere i figli con giochi di società, che hanno prezzi contenuti e rappresentano un momento di aggregazione famigliare.

Domando quale gioco sia al momento il più venduto e prontamente Andrea mi risponde che sono in assoluto le LOL , queste bamboline dalle fattezze disparate inserite in contenitori..

Come cambiano le mode! Io ero Barbie – dipendente (ha ancora il suo mercato, in quanto confermato da Andrea).

Programmi futuri: Il sogno nel cassetto è l’apertura di un nuovo negozio nel centro di Genova e l’espansione nel mondo del web, creando un mix tra contatto umano e la tecnologia online.

Ritornata bambina, curiosando per il negozio,, mi guardo una splendido orso bianco.. Amore a prima vista.. Meglio salutare.. Non sarebbe bello girare sul metrò con la valigetta e un peluche enorme sotto braccio!

Grazie Andrea, attendo un invito per visitare il negozio di Chiavari.. Facciamo La Bacchetta Magica Parte 2!

A.L.

Tecnologia

La tecnologia è un passo sopra noi o l’uomo è ancora un gradino più in alto?

Che cosa ha portato realmente l'evoluzione nella tecnologia, studiata e progredita per mezzo di noi stessi umani? I robot che prendono posto di lavoro, togliendo occupazioni a persone in carne ed ossa, si compra attraverso internet e non più dal negoziante e le macchine hanno addirittura raggiunto una consapevolezza tutta loro, ma d'altro canto, se [...]

Regione Liguria Outdoor con soggetto formazione

Dopo la bellissima campagna dei parchi liguri, la regione lancia un nuovo messaggio, utilizzando l’affissione dinamica su autobus urbani e suburbani.

Parliamo di formazione, nello specifico è il “voler indirizzare” i giovani all’ITS, per trovare una strada lavorativa, affrontando una specializzazione idonea.

La Regione Liguria presente a tutto campo tra turismo, natura, lavoro.. Liguria Dinamic..

Curiosando per il mondo

Fiera del grano: Una festa di paese

Domenica 14 Luglio, nel comune di Sassello, si è svolta la “Fiera del Grano”, che è simbolo dell’inizio dell’estate. Come l’Infiorata, è un appuntamento classico, che attira molti visitatori e permette di conoscere realtà artigiane, che epongono i loro manufatti nelle fiere di paese.

Infatti il centro si è popolato di bancarelle, sia gastronomiche che d’artigianato, ma con la particolarità, parlando con i gestori, di una passione per il mondo delle fiere, utilizzate per vendere i loro prodotti/manufatti.

Incontri con persone particolari, come Valter, che lavora il legno ed ha in esposizione degli splendidi mortai di Marmo di Carrara. Quando chiedo se posso scattare qualche foto, è molto contento e quando gli parlo del blog , in cui trattiamo le radio antiche, mi racconta un frammento della sua infanzia.

Torinese, Valter trascorre le estati dai nonni, in un paesino dell’Alto Canavese. Persone semplici hanno poche cose essenziali, niente televisione, telefono, ma una radio Telefunken, che viene accesa la sera, trasmettendo la musica anni 60’/70′ , i capolavori del rock.

La passione per la musica rock è nata così in Valter, come quella della lavorazione del legno, che non mancava, quale unico combustibile per riscaldarsi.

Grazie per questo piccolo ma grande ricordo di vita e viva la radio!

Mi soffermo poi ad ammirare i vestitini decorati a mano del banchetto di fronte e, proseguendo, non posso fare a meno di notare le opere pittoriche di Francesco Jiriti, pittore calabrese, che mette tutta la passione per la sua terra, in ciò che realizza. I colori caldi mischiati nei suoi paesaggi sono la coreografia alle sue “donne”, che con giochi tridimensionali o meno, popolano ogni creazione! Sono piastrelle di legno, dove viene esposta l’arte inonica, cogliendo frammenti di vita passata e ambientazioni surreali, avveniristiche, in cui comunque compare un volto di donna.

Proseguo ancora per scoprire la parte gastronomico – alimentare, in cui trovo banchetti di specialità quali formaggi, salami, ma anche frutta secca, legumi, farine, come lo stand di Paola, che mi conferma di esporre i prodotti esclusivamente nelle fiere, sempre solo “Itinerante”.

Non manca anche lo Street Food “Il Peschereccio” che, per l’occasione, si è spostato da Albisola per offrire le specialità di fritto nell’ambito di questa festa!

Nella vecchia piazza del duomo invece trovo un banchetto di libri, smerciati a basso costo.

Non manca anche un grosso banco di oggettica africana, in cui spiccano le ceste dai colori brillanti e sculture in legno, di cui mi colpisce un piccolo ippopotamo!

Grazie per la disponibilità e.. Al prossimo anno!

A.L.

Curiosando per il mondo

Edicola Mario: Patrimonio dell’umanità

Ho visto questa foto e non potevo fare a meno di pubblicarla. Mario.. un grande!

In un mondo di tecnologia, dove si fa tutto online e parla una che è nel settore, la vecchia cara edicola viene dimenticata. Nooo…

Le generazioni, come la mia, sono cresciute con la figura del giornalaio, da cui andavamo a comprare il Topolino, le famigerate figurine della Panini, con i relativi album del momento.

“Vai a comperare il giornale”.. Una frase che è risuonata in tutte le case.. Il momento sacro della lettura…mi ricordo mia nonna che aprendo “Il Secolo XIX” la prima pagina che consultava era quella dei necrologi. Nel mio passato ho avuto la fortuna di aver lavorato nelle case cinematografiche e quando usciva il film in prima visione, venivano pubblicati “I Flani” sui giornali, che accompagnavano al giorno della prima.

Direi quindi che l’edicola è un patrimonio dell’umanità da salvaguardare, non abbandoniamo la vecchia cara carta stampata.. Si tratta di una parte di storia.. Una parte di noi!

A.L.

Motordinamic

Due ruote sul Colle del Melogno

Vi segnaliamo un giro in moto per gli appassionati, sempre alla scoperrta della nostra bella Liguria.

Questa settimana ci dedichiamo al Colle del Melogno, alla scoperta delle Alpi liguri.

Ci troviamo in provincia di Savona e la partenza è Finale Ligure per arrivare, attraverso un percorso ricco di paesaggi mozzafiato, cittadine, altri passi, fino a Ventimiglia.

Dopo una visita di rito a Final Borgo, che non può mancare, vista la bellezza di questo centro storico, prendiamo la SP490 direzione Nord, per andare subito ad affrontare il Melogno, dove occorre fare una sosta per ammirare il panorama che si presenta agli occhi. Ma la strada chiama e, lasciato il valico alle spalle, procediamo di nuovo verso la SP490, lungo questa strada provinciale che ci porterà a scoprire le Alpi Liguri.

La prima località che incontriamo è Calizzano, che è collegata proprio dal Melogno a Finale Ligure. Proseguiamo verso nord al confine tra Liguria e Piemonte, e arriviamo al comune di Bagnasco, dopo aver incontrato il fiume Tanaro, che costeggiamo percorrendo la SS28 verso Nord.

Prendiamo la Strada provinciale 12, addentrandoci ancora di più nella provincia di Cuneo, passando vicino alle famose città di Mondovì e Vicoforte. L’itinerario continua lungo la SS704, la SP564, la SP42 e la SP21. Andiamo verso Ovest, arrivando così a Roccavione.

La SP259 ci porterà ora verso Sud per arrivare nella splendida città di Limone Piemonte, conosciuta come stazione sciistica delle Alpi Marittime e da lì deviamo per il Colle di Tenda, valico alpino a 1871 metri che separa Alpi Liguri e Alpi Marittime, al confine tra Francia e Italia.

Ritornando indietro e procedendo verso Sud, il primo comune che incontriamo è Fanghetto e prendendo la SS20 arriviamo a Ventimiglia, in provincia di Imperia, che segna il termine del nostro giro.

Alcuni dati per i riders, riassumendo:

Km da percorrere :209

Durata :5 ore

Partenza : Finale Ligure

Arrivo: Ventimiglia

Principali località attraversate: Finale Ligure, Colle del Melogno, Bagnasco, Mondovì, Cuneo, Limone Piemonte, Colle di Tenda, Ventimiglia

Curiosando per il mondo Liguriacuriosity

Bombe su Zena

Il 15 settembre del 1638 nasce in Francia il primogenito di Luigi XIII di Borbone ed Anna d’Austria , il futuro re Luigi XIV, che sarà noto anche con il nome di Re Sole. Neonato atipico che viene al mondo già munito di tre denti e con una voracità eccezionale , ferendo e prosciugando così numerose balie.Il fatto viene subito interpretato come prodromo di una personalità volitiva ed egoista , e prognostico negativo per il suo regno futuro. Divenuto reggente ancora fanciullo per la morte precoce del padre viene affiancato dal famoso Mazzarino fino alla di lui morte dopo la quale il monarca accentra su di se tutti i poteri di governo nell’intento di una necessaria riforma dello stato,dell’esercito e dell’economia. Tuttavia, nella sua ottica egocentrica ed acriticamente parziale della realtà si convince che la Repubblica di Genova, alleata agli Spagnoli e con importanti intese commerciali con i Turchi, costituisca un grave impedimento al potere francese nel Mediterraneo e sia in realtà una semplice porzione di territorio francese resosi nel tempo indipendente .Sotto consiglio del ministro delle finanze Colbert, che ben conosceva la Superba essendo stato da giovane un impiegato del Banco di San Giorgio, decide niente meno che l’occupazione militare di Genova al fine dell’annessione.

Con la scusa, fra le altre, di un mancato rispetto formale da parte dei Liguri alla flotta francese ( nel 1679 le batterie cittadine non avevano salutato con salve di cannone la flotta francese che era entrata nel porto di Genova ed a cui era seguito un piccolo bombardamento punitivo su Sampierdarena sulla via del ritorno) nella giornata del 17 maggio 1684 Re Sole invia una flotta di ben 160 imbarcazioni davanti alla città ligure.I genovese si affacciano sbalorditi agli spalti e le vedono ben schierate dalla Foce alla Lanterna : 10 pallandre,20 galee,16 vascelli,8 navi da trasporto, 8 flutes, 2 brulotti, 17 tartane ,72 imbarcazioni a remi. Aggregati vi sono aggregate barche con pittori e disegnatori pronti ad immortalare l’azione a futura memoria . Il 18 la Repubblica “avvisa” con alcune salve la flotta transalpina che tuttavia non arretra. Seguono allora alcuni colpi sulle pallandre più vicine e subito si accende furiosa la battaglia. Immediatamente i colpi di mortaio si abbattono sulla città e vi continueranno fino alla sera del 28 .Il 20 % delle abitazioni del centro storico vanno distrutte e la città è in fiamme, con l’acquedotto distrutto, le fogne aperte ed intasate, lo stesso Palazzo Ducale in fiamme.

Mentre la popolazione si arrangia in accampamenti improvvisati sulle colline circostanti,il governo si trasferisce all ‘Albergo dei Poveri di Carbonara, che ,più arretrato, è fuori tiro. Numerosi i morti (molti cittadini verranno sorpresi dalle cannonane mentre seguono la battaglia dalle mura delle Grazie sbeffeggiando i Francesi per ogni colpo caduto in mare), mentre l’accesso al porto viene chiuso precauzionalmente con l’affondamento di alcune navi. Durante l ‘incessante bombardamento gli assedianti simulano uno sbarco alla foce del Bisagno a scopo diversivo per poi occupare la spiaggia di Sampierdarena . Ma qui i 3500 fanti Francesi vengono travolti dalla furia dell’esercito ligure coadiuvato dai civili polceveraschi. Alcuni francesi non riusciranno a riguadagnare le navi e, dispersi su per la valle , verranno rintracciati e massacrati fino a Torrazza.

Alla fine ,il 29 , dopo aver gettato su Genova ben 13300 bombe perlopiù incendiarie od esplosive la flotta nemica rimane priva di munizioni senza essere riuscita ad occupare la città. Deve pertanto rientrare in patria.

Non ci furono vinti ma neppure vincitori: i Genovesi , non più totalmente protetti dagli spagnoli, dovettero accettare obtorto collo di inviare il Doge alla corte del Re Sole ad una umiliante trattativa, che fu però parzialmente negativa per l’interessamento del Papa che temeva altrimenti lo slittamento vendicativo e necessario della potenza genovese verso i Turchi ed il mondo musulmano. Luigi XIV, nella sua visione egocentrica, non aveva capito che gli intricati equilibri geopolitici del Mediterraneo non gli avrebbero mai permesso l’annessione di Genova, ma fu però chiaro alla Superba che un’epoca era finita e che la sua semplice abilità diplomatica e potenza finanziaria non erano sufficienti a fronteggiare la potenza di un grosso stato , che la sua potenza militare era di fatto insufficiente e sorpassata, che i suoi servizi di informazione erano stati inefficienti. E Colbert? Il vecchio impiegato bancario di San Giorgio era morto pare avvelenato l’anno prima e non gli era riuscito di vedere la sua prima sede di lavoro in fiamme.

Ma facciamo un salto di qualche anno avanti ….siamo al 14 giugno 1940 e l’Italia ha dichiarato guerra alla Francia da soli 4 giorni.Subito una flotta francese solca le acque verso Genova (in definitiva il viaggio è breve come ai tempi del Re Sole e costa poco ) .Inizia subito il bombardamento marittimo sui depositi di benzina di Vado, che vanno a fuoco e su alcune fabbriche fino a Zinola, e subito dopo sugli stabilimenti industrali di Sestri Ponente. Di questi ultimi, i più importanti, si occuparono due incrociatori….il Dupleix ed il….Colbert.

G.R.