Dopo una iniziale titubanza, mi sono fatto coraggio ed ho iniziato a smontare questa pesante radio. Sono state sufficienti 2 viti poste sotto il telaio in legno e sganciare l’altoparlante tramite un comodo zoccolo di tipo valvolare, per avere il telaio della radio libero di mostrare tutti i suoi segreti.
Per prima cosa ho sollevato lo schermo protettivo delle valvole, tutte in buono stato e apparentemente con “pochi km”, a quel punto ho iniziato un esame di tutte le singole parti.
La circuiteria sottostante le valvole si presentava in buonissimo stato, ad eccezione delle etichette in carta per le quali 92 anni sono stati forse un po’ “eccessivi”, gli isolamenti in tela forse un pochino sofferenti ma integri ed i condensatori visibili apparentemente intatti. Diverso il discorso per i condensatori di grosse dimensioni, “nascosti” dentro le coperture metalliche e per i quali sarà necessario un controllo “ad hoc”. I potenziometri in ottimo stato ed il gruppo di sintonia appena un pochino “impastato” nel movimento, erano in linea con le condizioni globali ed apparenti del circuito: in ottima forma.
Anche il lato estetico di questo apparecchio non va ignorato, un elegante telaio in metallo dorato , come dorata la copertura del trasformatore di alimentazione.
L’altoparlante , come già si intravedeva , si presenta integro nella parte cartonata del cono e non si evidenziano bruciature nel trasformatore.
Funzionante anche la lampadina, che normalmente opera nascosta dietro la scala della sintonia, ma che molto intelligentemente, in caso di sostituzione, può ruotare con tutto lo zoccolo per agevolarne l’estrazione.
Posso sicuramente dirmi soddisfatto per l’acquisto dunque, ma ,in virtù della rarità di questo apparecchio, non me la sento di operare alcuna modifica per renderlo funzionale. Tra l’altro il funzionamento continuo di questa radio, necessiterebbe di interventi che, anche se non invasivi, potrebbero snaturarla dal punto di vista della componentistica.
Curerò il mobile in legno, sfrattando i tarli per preservarla, e poi mi accontenterò di avere questa Brunet Modello 50 del 1932 in bella vista insieme agli altri apparecchi.
ml
