Radio onde di libertà

passeggiando per mercatini…acquistiamo una antica radio.

A chi non è capitato, passeggiando in un mercatino dell’usato, di intravedere una vecchia radio e di chiedersi se potesse essere un buon affare?

Oggi proviamo a dare alcune indicazioni, molto generiche ma efficaci, per  scegliere una “anziana signora” a valvole da mettere in salotto .

In primo luogo , sul mercato dell’usato , si trovano apparecchi che spaziano dalla fine degli anni 20’ fino ai giorni nostri; la prima considerazione da fare è: voglio un apparecchio che possa ancora funzionare, o un bell’apparecchio da esposizione?

Se vogliamo un apparecchio che possa ancora funzionare egregiamente per un po’ di tempo, il consiglio è di indirizzarsi sui vari apparati valvolari degli anni 50’ /60’. Per queste radio con un po’ di fortuna si trovano i componenti di ricambio e molto spesso risultano, con un minimo di manutenzione preventiva ancora funzionanti.

Fondamentale in questo caso è verificare lo stato del mobile, generalmente in legno, o al massimo in bakelite. Il legno non dovrà essere spaccato, mancante di parti e non essere troppo “abrasivato” , questo per non dover poi procedere ad un lungo lavoro di restauro e lucidatura con gommalacca (fattibili solo da un professionista o da una persona con molta esperienza), per quanto riguarda la bakelite, bisognerà prestare attenzione alle spaccature o che non sia stata pesantemente riverniciata (nascondendo buchi e crepe).

Dopo aver fatto una verifica sommaria sul contenitore, bisognerà, per quanto possibile fare una piccola verifica del “contenuto”. In primo luogo, è necessario togliere lo schienale (generalmente in cartone stampato) e verificare se  le valvole sono tutte presenti, in secondo luogo osservare con attenzione che non ci siano tracce di bruciature nei circuiti o intorno al trasformatore di alimentazione, infine per completare questa superficiale ma utile ispezione, verificare che la “cordina” della sintonia sia ancora al suo posto (questo solo per “trattare” sul prezzo in quanto il lavoro di ripristino è un po’ noioso e lungo).

Nel caso in cui voleste acquistare una radio con funzione esclusivamente decorativa,  le più interessanti , sono quelle degli anni 20’ 30’ ; quelle degli anni 20 ‘ strani marchingegni con il fascino dell’ascolto pionieristico della radio, mentre quelle degli anni 30’ caratterizzate dagli imponenti mobili in legno , spesso preziosamente lavorato secondo le linee dell’“art deco” , in quanto già all’epoca le radio venivano inserite in arredamenti di grande pregio.

Per concludere questo articolato suggerimento, vi ricordo che con la giusta formazione e capacità tecnica, tutte le radio , possono ritornare a vivere e a riscaldare le nostre case, quindi anche una radio acquistata come semplice decorazione, magari potrebbe nascondere un “motore” in grado di ripartire e garantirvi ancora molte ore di intrattenimento.

La radio , come la libertà delle sue onde, non muore mai.

Ml

Ps. Ultimo consiglio….per evitare “fritture” fuori programma, non accendete mai  direttamente una antica radio prima di averne verificato la circuiteria interna.

 

Liguria Dinamic

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