Mi piace spesso saltare tra le ultimissime tecnologie di comunicazione e gli albori dell’elettronica applicata alla radio. In questa mia ricerca mi sono imbattuto in un catalogo dei primi del secolo XIX e per l’esattezza il “Adams-Morgan-New-Jersey-1915”.
Si tratta di una manifestazione evidente della voglia di conoscenza e sperimentazione che animo coloro che vissero quegli anni ruggenti ed avventurosi. L’indice degli articoli presente sulla copertina parla di materiale per la sperimentazione elettrica e di comunicazione wireless. La società venditrice indica poi nelle pagine seguenti tutti i materiali disponibili e le modalità di spedizione (è da tenere conto che negli USA già nel 1915 la vendita di materiale per corrispondenza era di ordinaria amministrazione). Possiamo trovare ogni tipo di batteria, o apparati necessari per la manutenzione delle stesse o un igrometro ed un trasformatore, oppure un fantastico raddrizzatore elettrolitico (nel senso vero della parola) fino ad arrivare ad una piccola ma completa stazione radiotelegrafica probabilmente il sogno di tutti gli appassionati dell’epoca.
Degne di nota anche le stazioni riceventi (senza alimentazione) che permettevano la sintonia delle stazioni solo spostando un cursore su un avvolgimento di rame (ed una vigorosa antenna). Una curiosità, trattando la vendita di apparati di radiotrasmissione in telegrafia (la fonia sarebbe arrivata da li a poco) era presente anche una copia dell’alfabeto radiotelegrafico. Trattandosi però di un catalogo a largo spettro di articolo, non poteva mancare l’angolo dei giocattoli di cui vi cito solo una piccola parte: i trenini elettrici.
L’immagine che posto descrive una locomotiva che farebbe felice ogni collezionista del settore. Ed infine, per ritornare in tema, non potevano mancare le antenne, che venivano vendute in ogni tipologia e descritte in modo accurato, con tanto di schema costruttivo e principi di funzionamento
Anche autocostruire è un modo di essere liberi, forse è per quello che ce lo fanno fare sempre meno.
Ml