Musica oltre confine

BLUE RODEO

Credo che le stagioni abbiano un influsso particolare sulla selezione musicale. Infatti questa settimana “Musica Oltre Confine” si dirige verso il Canada e presenta la band “BLUE RODEO” di Toronto. Davanti al camino con due ceppi di legna lasciati ad ardere, un distillato liquoroso o una tisana nelle vostre mani e sul piatto , ascoltando l’ellepì “Diamond Mine” starete al calduccio.  Nel 1989 comprai il vinile di questa sconosciuta band, perlomeno in Italia, alla loro seconda uscita musicale. Ottimo acquisto! Il suono dei “BLUE RODEO” potrebbe veder realizzato il binomio Gram Parsons e la Band… vi possono bastare come nomi e genere musicale? Formazione di questo album: Jim Cuddy (chitarra/voce/bongos); Greg Keelor (chitarra/voce/bongos); Cleave Anderson (batteria); Bazil Donovan (basso/bongos); Bob Wiseman (piano/organo/bongo/accordian/grinder). Sarò più preciso sul loro suono: miscela saporita di country, folk e rock ,nonché dell’eccellente arte pop dei Beatles (molto presente nel loro terzo album “Casino”). Proviamo a suddividere in tre sezioni la loro discografia, ultimo parto sonoro è del 2021, capolavoro, dischi essenziali e routine/obbligo contrattuale. “Diamond Mine” è da classificare negli essenziali. La formazione ha subito infiniti cambiamenti nel corso degli anni, restando fedele al duo creativo Cuddy/Keelor il bassista Donovan. Peccato che l’eccelso Wiseman resterà  per i due ellepì a venire… ma come la “storia del rock” ci insegna c’è sempre il terzo incomodo… vedi B. Jones dei Rolling Stones con il duo Jagger/Richards.

L’ellepì è meraviglioso da mettere più volte sul piatto, non ci annoia mai, anzi ci fa scoprire sempre nuove emozioni: per il sottoscritto i degni eredi della Band. Sei canzoni sul lato A e sette sul lato B lascio a voi il piacere di ascoltarli e vi segnalo alcuni brani che mi hanno particolarmente toccato l’anima. Non vorrei ripetermi, ma Wiseman alle tastiere raggiunge alti livelli ,strizzando l’occhio al prog… la sua scuola è jazz e cultore di T. Monk!

“God and Country”è molto dylaniana e di protesta, peccato che sparirà nel tempo questo loro impegno politico. “How Long” diventerà un singolo… grande pezzo. “Girl Of Mine” in vena romantica ha alte sonorità ,non come volume, ma di qualità perfetta ed un’ottima coesioni fra gli elementi del combo. Nel lato B “One Day” è caratterizzata da chitarre rockabilly, “Florida”  è molto più rock che ci riporta al primo album. In “Fuse” oscura ed affiora il tocco di un giovane, allora, M. Burns in cabina di regia. In Canada sono famosi ed apprezzati,  con il primo album vendettero 200.000 copie e “Diamond Mine” vinse il Juno Award, alto riconoscimento, come nel North America, ma non vennero mai valorizzati per quello che realmente sono… anche questa è la “storia del rock”. Buon ascolto… domani sorgerà un nuovo Sole. (Lone Wolf)

Liguria Dinamic

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