Musica oltre confine

The BLACK SORROWS

Dopo una breve assenza ,”Musica Oltre Confine”, oggi, vi propone una leggendaria band australiana  “The Black Sorrows”. La musica scorre tra un solco e l’altro del Lp “Hold On To Me” ,come un limpido fiume fra le sue sponde , assorbendo colori, fragranze, umori e pensieri che nell’ambito musicale sono: Zydeco, Blues, R&B, Soul, Country e Gospel.

Questa magica mistura penso vi sta incuriosendo ,ma prima un po’ di biografia della band e del fondatore della medesima.

Joe Camilleri, il fondatore dei BLack Sorrows, è un personaggio affascinante. Nato a Malta nel 1948, uno di dieci figli, la cui famiglia si è trasferita in Australia, quando lui aveva due anni. Fortemente appassionato di musica fin dalla tenera età, ha iniziato a lavorare come musicista professionista a metà degli anni ’60, cantando e suonando il sassofono con la band australiana blues e R&B The King Bees e poi con l’Adderley Smith Blues Band.

Jo Jo Zep and the Falcons fu la band che arrivò alla ribalta nazionale. Una curiosità: Zep era il soprannome che sua madre gli aveva dato da bambino ed era diventato noto come Jo Zep nella scena musicale locale. La band ebbe un enorme successo in Australia dal 1975 al 1983 e, quando si sciolsero, Camilleri cercò di formare una nuova band e con alcuni membri dei Falcons, nascono i Black Sorrows!!!

Inizialmente in acustico ed i modo informale, con canzoni blues e R&B con qualche aggiunta di Zydeco. passano rapidamente a una formazione completa, anche se i membri effettivi sono rimasti fluidi. Il loro primo album fu pubblicato nel giugno 1984, “Sonola” e dieci mesi dopo “Rockin’ Zydeco”. I due album erano costituiti interamente da cover blues e R&B di artisti del calibro di Chuck Berry, Fats Domino e John Lee Hooker. Non male!!!

Nel 1985 Camilleri incontrò Nick Smith (figura importante) e iniziò a scrivere con lui ed è qui che la loro musica inizia ad allontanarsi dai rigidi R&B e Blues e inizia a incorporare più suoni country e folk, con l’inclusione di una gamma più ampia di strumenti, incluso il violino e mandolino. Camilleri era particolarmente interessato alla musica Zydeco, e questa deriva verso un suono più campagnolo diede una vera e propria identità musicale, lontana dai limiti di una cover band.

Nel 1987 esce il loro quarto album “Dear Children” con accenti springsteeniani e rockabilly, che gli permise di incidere per una major come la CBS… il mercato US gli accolse molto bene. 

Nel 1988 si aggiunsero alla band le Bull Sisters: Vika e la sorella minore Linda, padre di Melbourne e madre tongana e possedendo voci particolarmente belle portarono un’altra dimensione alla band. Vika era forte e piena di sentimento, mentre Linda aveva una voce più dolce e morbida e crearono una meravigliosa combustione sonora. Il suono Gospel entra nei Black Sorrows, infatti le sorelle Vika&Linda erano nel coro della chiesa. Nick Smith smetterà di esibirsi con la band ,ma continuerà a scrivere con Camilleri. 

Il quinto album della band, “Hold On to Me” del 1988 che oggi vi presento, fu un significativo passo avanti e aiutò il gruppo a ottenere un riconoscimento più ampio al di fuori dell’Australia.

Per chi adora l’irlandese Van Morrison (Van The Man), in questo album troverà delle sonanze simili nei brani come “Glorybound” e “The Chosen Ones”, in cui Camilleri riesce a incanalare la voce e la personalità della leggenda di Belfast appunto Van Morrison. Camilleri e compagnia potrebbero prendere in prestito molti degli stessi ingredienti che Morrison usa per fare la sua musica – blues, soul e R&B, così come lampi di gospel, country, folk e persino Brill building pop , ma il trucco sta nel mixare, mettere insieme quegli ingredienti logori e inventare qualcosa di nuovo. È qui che i Black Sorrows dimostrano di essere adatti a essere menzionati allo stesso tempo con artisti come Van Morrison e i Rolling Stones (o favoriti della critica più contemporanei come John Hiatt, Paul Kelly o Nick Lowe) .Ogni canzone di “Hold On A Me” ha potenza per essere un classico (e di classe) pezzo radiofonico, senza sembrare una copia di nient’altro.

“Chained to the Wheel” e”The Crack-Up” furono due singoli di successo, anche per merito dell’armonia vocale ed il canto in stile Gospel delle Bull Sisters. L’album raggiunse il settimo posto nelle classifiche australiane e piazzamenti significativi nelle classifiche norvegese, svedese e neozelandese, giustificando la fiducia della CBS nella band.

La formazione di questa “perla musicale” è: Joe Camilleri (aka Joey Vincent) sax (una chicca), voce e slide guitar; Jeff Burstin chitarra, slide guitar e mandolino; Peter Luscombe batteria e percussioni; Linda & Vika Bull voci (…e che voci); Mick Girasole chitarra basso; Wayne Burt chitarra… Nick Smith testi. 

Per il sottoscritto 5 stelle sono tutte meritate… buon ascolto (Lone Wolf).

Liguria Dinamic

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