Musica oltre confine

Tonton Macoute- protagonisti di Musica Oltre Confine

Febbario ci sta lasciando ed i primi segnali di una imminente primavera bussano alla porta di “Musica Oltre Confine”. Le gemme delle piante, il canto vitale degli uccelli e gli animali selvatici escono dal loro letargo. Migliore sinfonia non poteva essere composta  dagli inglesi “Tonton Macoute” ,per onorare questa magnificenza.

Ammetto adoro questa band di jazz-rock con accenti progressive. Il nome molto particolare della band viene preso in prestito dallo squadrone della morte paramilitare creato da “Papa Doc” Duvalier ad Haiti nel 1959. Inizialmente avevano un altro nome “Windmill” e nel 1971 esce il loro unico album  “Tonton Macoute”per la nuova etichetta della RCA: la Neon che ebbe breve durata, infatti il loro secondo album in cantiere non venne pubblicato.

Formazione: Paul French / piano acustico ed elettrico, organo, vibrafono e voce – Dave Knowles / sassofono alto e soprano, flauto, clarinetto e voce – Chris Gavin / basso, chitarra acustica ed elettrica – Nigel Reveler / batteria e percussioni.

La copertina è straordinaria ,in b/n firmata dal famoso fotografo Marcus McMillan in arte Keef.

Facciamo un percorso nelle tracce dell’album ….

“Just Like Stone” si apre con un flauto quasi pastorale, rivelandosi una gemma ,ma siamo all’inizio, un divenire  sfogo vivace di Jazz-Rock martellante e percussivo, che suona duro, solido e granitico.-

E’jazz-rock saltellante e vorticoso “Don’t Make Me Cry”, otto lunghi e meravigliosi minuti ,ove sax e flauto prendono le redini in mano, un basso incalzante e stupefacenti dialoghi pianoforte e organo. E’una ventata di aria fresca in piena estate afosa.

“Flying South in Winter” ci porta verso sud, mistico ed avvolgente. Musica esotica da ballare alla kasbah egiziana mentre si fuma il narghilè.

Siamo saliti a bordo del Magic Bus con “Dreams”, pezzo forte dell’album. Psichedelia assolata selvaggia e spensierata e puoi volare su un tappeto magico di amore per i fiori, groove hippy anni ’60. Sonorità favolose.

Un ritorno alle origini è “You Make My Jelly Roll”, Blues-Rock probabilmente un riferimento alla leggenda del jazz Jelly Roll Morton. Dinamici assoli improvvisati magistralmente di sassofono. Jazz fresco e sofisticato, ti senti proiettato in un  cocktail lounge di lusso, un martini dry con ghiaccio, possibilmente agitato e non mescolato. Se non sei ancora su nel cielo come un aquilone,  l’ultimo pezzo  suddiviso in due parti “Natural High” ha questo effetto.. Un arrangiamento  complesso di 11 minuti, improvvisazione rinvigorente. Tutti contro tutti liberi e selvaggi …la band si scioglie i capelli e si esibisce in uno stupendo Jazz-Rock. 

Sono passati 50 anni da questo unico, fresco, immenso album, per il sottoscritto capolavoro miliare nella scena del  Jazz-Rock.

“Tonton Macoute” avete messo un seme importante ,che i giovani possano comprendere il vostro operato.

Lone Wolf vi consiglia di acquistare questa perla preziosa della musica rock…opppsssss Jazz_Rock!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

Liguria Dinamic

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