Curiosando per il mondo

I sogni in bianco e nero

Ho sempre pensato che da grande avrei scritto un libro sulla mia vita…ma finora ,nonostante l’età, non ho ancora trovato il tempo per farlo.

Ecco ho trovato  lo spunto, il blog,  dove la gente legge e dà riscontro , se l’argomento è di suo interesse!

E’ un periodo di riflessioni , abbiamo tanto tempo per pensare e fare il bilancio di quello che “abbiamo combinato” nella nostra vita.

Personalmente , mi definirei una lottatrice…se fossi vissuta ai tempi dei Romani sarei stata sicuramente un gladiatore,  di quelli sfigati che vengono dilaniati dalle fiere…

Se parliamo di reincarnazione, ho sempre sostenuto che sicuramente nelle vite precedenti dovevo essere una gran brutta persona… il mio Karma deve ancora espiare….

Torniamo indietro nel tempo e se chiudo gli occhi facendomi aiutare da una vecchia foto , mi ritrovo bambina e già lì dovevo capire quanto fosse dura la vita!.

Partiamo dal modo osceno in cui ci vestivano i nostri genitori…uno sfacelo..altro che psicologo!!!!

Vedo i vecchi scatti in cui compaio con vestitini , dai colori improponibili e quelle calzettine di cotone, ve le ricordate, quelle lavorate , rigorosamente bianche, abbinate alle classiche scarpe di vernice…..mi ricordo ancora il male ai piedi….Non parliamo dei capelli…quando ti andava bene sfoggiavi i codini , quando ti andava male sembravi tuo fratello, perché bisognava essere ordinati e si sa che il capello corto è molto più comodo.

Sempre in campo di abbigliamento non si andava troppo per il sottile, se avevi un fratello e io lo ho, più grande, ti passavano i suoi vestiti…Avevo anche una nonna che cuciva e quindi adattava tutto .

L’arte del riciclo…ora è tornata di moda, per le nostre generazioni anni 60 era di normale amministrazione.

Ecco allora che i pantaloni di velluto da maschio venivano rigenerati, il loden che non andava più mi passava di diritto.

Sono stata fortunata perché non mi sono mai piaciuti troppo i colori femminili, tipo rosa e colori pastello in genere, altrimenti me ne sarei fatta una malattia!

Il bello di avere un fratello più grande è che inevitabilmente impari a giocare anche con le sue cose, soldatini, trenini, autopista, mentre lui distrugge le tue cose… Le mie bambole facevano spavento…alcune mutilate altre colpite a morte dal fuciletto a pallini….I miei adorati peluche subivano delle mutazioni , soprattutto di colore….Ma guai  a chi mi toccava il  fratellone…e  è ancora così!

Siamo sempre stati complici, forse perché tra i primi figli di genitori separati e in quei periodi le attenzione che ci sono ora non esistevano….

Io sognavo spesso di cambiare la mia vita, sognavo la normalità della famiglia, poi mi sedevo a giocare con mio fratello e passava tutto …. non vedevi quello che ti circondava, ti immergevi nel mondo in cui tutti i bambini dovrebbero vivere, quando sono piccoli, un mondo dove regna la serenità, l’armonia,la spensieratezza!!!

Ecco..un primo spaccato di vita..chissà quanti di voi si ritrovano in questi racconti…

Vi volevo dire comunque che ancora adesso sogno… sempre in bianco e nero, quasi a riportarmi in epoche passate….sarà veramente una vita già vissuta?…

A.L.

 

 

Liguria Dinamic

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