Musica oltre confine

Musica relax e …jazz

Oggi è una giornata tipicamente autunnale, caratterizzata dal grigiume…Guardi fuori e tutto sembra monocolore, in tema con le nuvole che popolano il cielo.

Ti guardi allo specchio…caspita..sei grigia ance tu!

L’istinto è quello di riposizionarsi sotto le coperte, ma decidi che è meglio fare qualcosa di più costruttivo..Accendi il portatile e provi a lavorare…. Molto difficile!!!

Dopo il primo caffè, devi trovare qualcosa che sia d ‘ispirazione alla giornata … allora..qualcuno ti guarda… sì lo stereo…

Nulla mi rilassa di più che l’ascolto di un po’ di buona musica….La scelta è difficile, ma  opto per qualcosa di molto rilassante ..

Jazz … QUIET KENNY di Kenny Dorham, si comincia a ragionare!

Ci sono anche dei pezzi che mi ricordano le serate passate a ballare swing , in giro nei locali genovesi e non.

Ora sembrano periodi  lontani ! Osservo con nostalgia i comunicati di chiusura delle scuole di ballo, che avevano appena riniziato i corsi….Lindy Hop  è entrato nella mia vita in un momento particolare e mi ha aiutato  a ritrovare serenità…Ho conosciuto tante persone e il ballo ha riempito i fine settimana…Ho nella mente la mia prima lezione di lindy, lezione fatta senza conoscere nessuno, ma con tanto entusiasmo.

Ho divagato sul tema,ma le note corrono e è impossibile non mantenere il tempo….

Jazz , Blues….swing….

Sono andata a leggere un po’ di storia del jazz e ve ne riporto una parte, che ho trovato on line..

 

“Il jazz è un genere musicale nato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del novecento degli Stati Uniti d’America da musicisti di colore. E’ caratterizzato da una sonorità eterogenea vivace e brillante. Attraverso l’improvvisazione i musicisti eseguono la melodia del brano secondo la propria sensibilità, cambiando a piacere note e ritmo secondo l’ispirazione del momento. Il ritmo è sincopato.
Le voci dei cantanti godono di grande libertà: significativa è la tecnica dello scat (che consiste nell’utilizzo di sillabe prive di significato per imitare il suono di alcuni strumenti). Le formazioni più comuni sono: duo, trio, quartetto, quintetto e le jazz bands, formate da una sezione melodica e una ritmica.
Il blues nasce dei work songs e dagli spirituals e narra in origine la triste condizione dei Neri; è caratterizzato dalle cosiddette blue notes, che rendono il suo carattere vago e triste.
Verso la fine dell’Ottocento nella città di New Orleans nascono le prime jazz bands. Nei primi decenni del Novecento il jazz conquista anche New York e Chicago. Le case discografiche iniziano a pubblicare i dischi di jazz che, diffusi dalla radio, hanno grande successo. Con la ripresa economica dopo la crisi del 1929 inizia l’era dello swing, un jazz fa ballare molto dinamico e di facile ascolto, eseguito da orchestre chiamate big bands. Fra le grandi orchestre di questo periodo ricordiamo quella di Benny Goodman.
Dopo la Seconda guerra mondiale i musicisti neri rivoluzionano il jazz: nasce il bepop, uno stile dal ritmo più irregolare e sonorità meno orecchiabili, eseguito da piccole bamd. Il bepop ha i suoi maggiori interpreti in “Dizzy” Gillespie e Charlie Parker.
Negli anni Sessanta nasce il free-jazz, caratterizzato da un’improvvisazione libera da schemi e di difficile ascolto. Il jazz riguadagna l’attenzione del pubblico con il jazz-rock che nasce alla fine degli anni Sessanta. L’organico strumentale si arricchisce di strumenti elettrici e di effetti elettronici. I ritmi sono di più facile presa sul pubblico e le melodie più facili da ricordare. Il musicista della svolta verso il rock è Miles Davis.
Dagli anni Settanta il jazz ha continuato il suo cammino avvicinandosi ad altri generi musicali. Negli anni Ottanta per indicare le contaminazioni fra generi musicali diversi viene utilizzato il termine fusion. Due sono le tendenze principali del jazz di questo periodo: da una parte la contaminazione rock, utilizzando sonorità più moderne; dall’altra l’incontro con le musiche etniche e folcloriche, in particolare quella indiana e quella africana, nella quale il jazz ha le proprie radici.
Oggi il jazz è costituito da una varietà di tendenze. La sperimentazione e la ricerca sono molto praticate dai jazzisti, tuttavia la corrente principale afferma la continuità con la tradizione, in particolare con il bepop. I musicisti utilizzano a questo proposito una strumentazione acustica e improvvisano su delle melodie celebri”
Continuo ad ascoltare …ora mi sento un po’meno grigia….musica  love you!

A.L.

 

 

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