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La torre dei Saraceni… Si entra nel passato!

Per chi vuole godere della pace e tranquillità del bosco, consiglio questa bella passeggiata, che ci riporta nel passato.

Ci troviamo a Sassello, parco del Beigua, non solo amaretti e funghi, ma tracce di storia… dal paese puoi arrivare a quello che rimane della Bastia Soprana, la torre chiamata “dei Saraceni”.

Un breve accenno…

“La Bastia Soprana dominava l’ antico nucleo urbano, esteso verso le case della Villa, del Piano e della chiesa di S. Giovanni Battista. La torre che ancora oggi rimane è detta “dei Saraceni”, dalla leggenda che vuole il paese distrutto da quei predoni intorno al 935. E’ noto che i saraceni distrussero l’abbazia di Gesù Salvatore in Giusvalla e poi saccheggiarono Acqui Terme, ma nulla conferma la loro presenza nel sassellese.

Nel 1403 la Repubblica di Genova costrinse gli eredi del Branca alla resa e alla demolizione  della Bastia Soprana, posta su uno sperone scosceso alla confluenza dei torrenti Sasselletto e Sbruggia e sopra la vecchia mulattiera che portava al mare.”

Anche in una giornata invernale, è piacevole dal Piano costeggiare il fiume,  guadandolo tramite   un ponticello  “rustico”, fatto con assi di legno , per poi iniziare la salita ,che ti conduce  a quanto rimane della bastia. La torre, di cui puoi immaginare la vecchia maestosità, sorge in una posizione dominante e la mente ti riporta indietro nel tempo..pezzi di muri di contenimento  la circondano ed ovunque mucchi di pietre… la vista  della valle ti cattura!

Il periodo, con la vegetazione dormiente, ti permette di camminare, osservando il bosco, che circonda questo posto. Il sentiero continua costeggiando il fiume, regalando scorci incredibili…

Dalla torre si respira un’aria magica, quasi ad udire le voci perse nel tempo di chi, da quel posto, vegliava sul paese.

Non mi stupirei nel vedere spuntare, da qualche anfratto, un elfo… qui la fantasia corre libera!

Ogni tanto ti avvicini al fiume e contempli angolini di una bellezza incredibile, costituiti da rocce e laghetti, in cui scorre un’acqua quasi trasparente.

Con noi un cagnolino corre felice lungo il sentiero, facendo spesso tappa nell’acqua… lo invidiamo!

Cerchiamo qualche passaggio che servisse in caso di fuga dalla bastia, alcune voci di paese, dicevano esistesse…

La luce cambia e ti dice che è ora di rientrare… lasciamo questi posti  prima dell’arrivo del buio…

Torre dei Saraceni… alla prossima!!!!

A.L.

Interyes

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