L’autunno colora le nostre giornate e nuovi profumi sollecitano il nostro olfatto, il vento crea spirali multicromatiche di foglie, spogliando gli alberi e fra queste una si è adagiata sul mio piatto dell’impianto HI-FI.
Reca questa dicitura: “LITTLE VILLAGE” 1992 casa discografica americana Reprise.
Puntina è sul vinile ed andiamo ad ascoltare e scoprire le emozioni celate con un salto “quantico” in quegli anni.
LITTLE VILLAGE sono nati e scomparsi piuttosto rapidamente, durando poco più di un anno, ma l’alchimia c’è sicuramente.
Per capacità compositiva e musicalità, sarebbe difficile battere Ry Cooder (chitarra, voce), John Hiatt (chitarra, pianoforte, voce), Nick Lowe (basso, voce) e Jim Keltner (batteria). Hanno lavorato all’album “Bring The Family” di Hiatt del 1987 e nel 1991 durante una pausa dai propri progetti musicali creano la superband. I quattro membri mettono a frutto i loro diversi background e talenti, creando un sound che affonda le sue radici nel rock and roll ,ma attinge anche a influenze blues, tex-mex, country e folk.
L’album di debutto omonimo dei L.V., candidato ai Grammy, esce nel 1992 e fu accolto con entusiasmo dalla critica, se non dal grande pubblico. L’album contiene un mix di brani originali e cover di classici del rock and roll, il tutto permeato dall’inconfondibile mix di musicalità e narrazione tipico della band. Sebbene tutti i brani siano attribuiti a tutti e quattro i membri del gruppo, Hiatt li canta tutti tranne tre, due dei quali cantati da Lowe e uno da Cooder.
Mamma mia che sonorità, gioia ed emozioni in questi 11 solchi!!!
Una meticolosa preferenza, del tutto personale è per alcuni brani… “The Solar Sex Panel” apre il lato A con la bella voce di Hiatt. Segue “She Runs Hot” che diventa il primo singolo dell’album, una canzone ironica e intensa. Cooder canta da solista nella festaiola “The Action”, descrivendo “un posticino vivace”, dove trascorrere la serata perfetta.
Lowe canta di un amore perduto, nel brano “Fool Who Knows” e che dire di “Big Love” ballatona di desiderio per un “amore grande come un oceano”.”Don’t Think About Her When You’re Trying to Drive”, il titolo leggermente comico, è una canzone lenta, grande e drammatica ,che vi spezzerà il cuore se siete nello stato d’animo giusto. È anche una delle migliori interpretazioni vocali di Hiatt. “Do You Want My Job” che apre il lato B è un brano da 5 stelle… con quel tocco tex-mex!!!
“LITTLE VILLAGE” non è stato il successo commerciale e alla fine tutti sono tornati a fare ottima musica ai rispettivi lavori. Ma questo “pugno”, scusatemi il termine, di canzoni da una band così brava è stata una benedizione, ed è ancora oggi è un ascolto interessante, puro sincero ed onesto suonato con abilità percorrendo le strade del cuore e dell’anima. Il vinile dona qualcosa di magico almeno per il sottoscritto.
Buon ascolto da Musica Oltre Confine (Lupo Solitario).