I venti soffiano moderatamente in alta quota ,trasportando indietro nel tempo la mongolfiera M.O.C.
Era il 1993 ed il grunge aveva raggiunto il suo apice potente e distruttivo. Il successo di band come Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden permise a una schiera di umili opportunisti armati di camicie di flanella e chitarre da banco dei pegni di affacciarsi al mondo musicale. Quindi rocker alternativi americani più affermati ma non correlati, come Jane’s Addiction o Red Hot Chili Peppers, arrivarono su MTV divenendo dei beniamini.
L’interesse per la musica chitarristica americana non “mainstream” mise in luce molti dei suoi esponenti precedentemente passati inosservati, attirando l’attenzione musicale delle stazioni radio. Tra questi c’era il trio californiano Grant Lee Buffalo, che il 23 febbraio 1993 pubblicò al mondo uno strano, seducente e letterato album intitolato “Fuzzy” e oggi sono presentati nella pagina “Musica Oltre Confine” del blog Liguria Dinamic.
Dalle ceneri della band neo-psichedelica Shiva Burlesque (1980), che pubblicarono un paio di album acclamati dalla critica ma trascurati commercialmente, si formarono i GRANT LEE BUFFALO. Grant Lee Phillips, cantante/chitarrista e compositore, reclutò il batterista Joey Peters e il polistrumentista Paul Kimble(basso/tastiere e in seguito produzione). Utilizzando un repertorio di canzoni inutilizzate dagli Shiva, vide la luce “FUZZY”.
Il cd deve più a Hank Williams, Bob Dylan e Johnny Cash che a quello che un tempo veniva definito college rock.
Grant-Lee Phillips dipinge scene vivide ambientate in ristoranti interstatali o nelle afose notti della Louisiana, permeate dalla magica oscurità della disperazione, la maestosa notte di Kerouac. Passa senza sforzo dalla tenerezza alla brutalità, spesso da una strofa all’altra, mentre indossa i vestiti colorati dei personaggi che crea.
Registrato in una fonderia di acciaio di San Francisco vecchia di un secolo, l’ampia acustica della stanza di mattoni ha permesso al trio di catturare un paesaggio sonoro dinamico ed esplosivo. Musicalmente, l’album raramente si discosta dalle antiche ed efficaci sequenze di accordi da cowboy della musica country. Impreziosita da un pianoforte spettrale da saloon e da un basso elettrico vibrante e pizzicato, la delicata chitarra acustica esplode spesso in una cacofonia ululante ,mentre Phillips preme il pedale di distorsione e lancia le canzoni nell’atmosfera superiore, prima di schiantarsi a terra, a volte nello spazio di poche battute.
Philips tesse storie ricche attraverso le undici tracce,perle preziose e rare da ascoltare e scoprire..
“Soft Wolf Tread” è una rivisitazione inquietante e apprensiva in stile gotico americano della fiaba di Cappuccetto Rosso. In “America Snoring” Phillips deride l’apatia e la globalizzazione degli Stati Uniti dei primi anni ’90, mentre i senatori in preda al panico mobilitano la Guardia Nazionale. In “Dixie Drug Store”, guidata dal pianoforte, fa tappa nell’afosa New Orleans e incontra una prostituta giocosa e spettrale. “Fuzzy” è una traccia meravigliosa e molto raffinata che racchiude l’esordio della band.
Il trio inviò un demo all’etichetta Singles Only che pubblicò il brano “Fuzzy” come singolo nel 1992. A quel punto, l’entusiasmo per Grant Lee Buffalo si era diffuso così che la Slash Records ingaggiò il trio e pubblicò il loro album di debutto.
I Grant Lee Buffalo erano una formidabile band dal vivo. Il bassista Paul Kimber percuoteva le corde del suo basso Fender Precision con una forza tremenda, mentre Phillips impiegava l’insolita tattica di sovraccaricare ferocemente la sua chitarra acustica a dodici corde, conferendo una tonalità unica al suono della chitarra.
“Fuzzy” ricevette recensioni entusiastiche su entrambe le sponde dell’Atlantico, riuscì persino ad entrare brevemente nella Top 75 del Regno Unito. Michael Stipe dichiarò notoriamente l’album “il migliore dell’anno, senza dubbio”, il che portò i Grant Lee Buffalo ad aprire i concerti dei R.E.M., oltre a tour con Sugar, The Cranberries e The Smashing Pumpkins.
Aggiungo che il cd in questione ha camminato sul filo del rasoio tra il riconoscimento della storia americana polverosa e coperta di ragnatele e l’abbraccio dello spirito del tempo; questa alchimia ha creato qualcosa di avvincente e senza tempo.
I GRANT LEE BUFFALO pubblicarono altri tre meravigliosi album ma nel 2000 si sciolsero… questo è il mondo del rock.
Buon ascolto… che il vento spiri sempre nella giusta direzione. (Lupo Solitario)