Dopo una settimana di pausa, Musica Oltre Confine “rispolvera” una band inglese degli anni ’70.
Siete curiosi? Il loro nome è PATTO, gemma fantastica ed ai più sconosciuta, che ha pubblicato quattro LP tra il 1970-73 ed il quarto ha visto la luce solo nel 1999!
Oggi presentiamo il loro primo LP/CD: PATTO del 1970.
Una biografia sintetica…
Nascono dalle ceneri della band degli anni Sessanta Timebox, il cui pop/rock dalle tinte soul ha scarso successo commerciale. Il tastierista Chris Holmes lascia la band ed i membri rimanenti prendono il cognome del cantante Mike Patto. Ovviamente la band ha seguito una direzione musicale completamente diversa. Direi che sono più una rock band ma che sanno fondere un potente (a volte) heavy rock ,con una buona dose di jazz e un pizzico di blues. Le canzoni hanno strutture creative e lunghe sessioni di chitarra. Il loro asso nella manica è il chitarrista, pianista e vibrafonista il brillante Ollie Halsall, posso dire, senza remore, uno dei chitarristi più sottovalutati del Regno Unito. John Halsey alla batteria e Clive Griffiths al basso formano un’eccellente sezione ritmica, sono in grado di suonare in modo diretto nei momenti più rock o di seguire con disinvoltura le sottili svolte delle complesse escursioni jazz di Halsall. Che dire della voce potente e grintosa di Mike Patto, è un eccellente cantante nella tradizione del rock classico… altro talento sottovalutato. Questi sono i PATTO con tutte le carte in regola!!!
Una descrizione dell’album
“The Man” inizia alla grande con la lenta progressione , l’intensità aumenta gradualmente fino a diventare un brano potente, con maestria il talentuoso Halsall sfodera il vibrafono (5 stelle…almeno per sottoscritto) .
Il secondo brano è “Hold Me Back” , brano rock più diretto, ma certamente non ordinario, l a chitarra molto fluida di i Halsall si muove tra riff e assoli . Da ascoltare… sicuramente.
Segue la band “Time To Die” in un’atmosfera più rilassata .La chitarra acustica e il delicato lavoro della sezione ritmica sottolineano una raffinata performance vocale di Mike Patto… superbo. Un pezzo che oserei definire “forte” è ” Red Glow” potente momento rock ove è presente, forse , il miglior assolo di Halsall dell’album … geniale!
Il quinto brano è ” San Antone ” leggermente più leggero, ma più ritmato, con delicate sfumature jazz . Segue ” Government Man ” un altro momento di sottile compostezza . .. entrambi ottimi brani.
” Money Bag ” cattura la band che improvvisa in modalità jazz, la voce di Mike Patto arriva tardi .
Il brano di chiusura ” Sittin’ Back Easy ” u n’altra perla o gioiello che passa da una chitarra delicatamente pizzicata a un riff possente.
Nella mia versione CD c’è una bonus track “Hanging Rope” .Halsall è sulla strada del jazz, accompagnato dalla sezione ritmica perfetta, avete presente la Mahavishnu Orchestra… arriva Mike Patto con la sua immensa voce, che aggiunge il tocco rock e ritornano Halsall con impennate jazz alla chitarra, Halsey e Griffiths precisi puntuali alla sezione ritmica… un pezzo da 5 stelle!!!
Nella ristampa del 2017 vengono aggiunte altre due bonus track. La copertina dell’album è graficamente ed artisticamente deliziosa
Nota interessante ..sanno dare alle loro performance quel tocco di umorismo che lo si può ritrovare nel loro terzo LP.
Non sono stati una band molto fortunata, infatti Mike Patto muore di cancro nel 1979, Olly Halsall di overdose nel 1992 , Griffith e John Halsey sono stati coinvolti in un grave incidente stradale durante un tour con Joe Brown e Griffith è rimasto paralizzato da un lato e senza ricordi del passato. Una storia davvero triste … questo è anche il mondo del rock!
Grazie PATTO per questa gemma fantastica e lucente! (Lupo Solitario)