Musica oltre confine

MURRAY MCLAUCHLAN

Dopo una breve pausa, “Musica Oltre Confine” cavalca il vento gelido di questi giorni, con i migliori auguri di Felice Nuovo Anno ,colmo di buona musica.

Era il 1977 quando acquistai, a scatola chiusa, questo album: “Hard Rock Town” di Murray McLauchlan. Sapevo pochissime cose su di lui, la casa discografica per la quale ha inciso, la True North (canadese) è un biglietto da visita non da poco.

Chiavi nella macchina e subito a casa… ad ascoltare il nuovo acquisto. Erano così gli anni ’70!

Lato A- “Love Comes And Goes” ha un preciso attacco della base ritmica ed il violino appare seguito dalla voce di Murray: sincera, profonda e personale. Ottimi i cori dei quattro pards.

“Poor Boys” un arpeggio di chitarra ed un violino ( e che violino!!) introducono questa splendida ballata dal sapore country-rock. “The Man Who Sings The Blues” ,il piano di McLauchlan apre la song e la sua voce prende forza con il binomio perfetto chitarra e violino, un pezzo gustosissimo. “Love Can Make Ya” è un’altra grande ballata con un basso perfetto (D. Pendrith) e non vorrei ripetermi, un grande violino e Murray grande con la sua voce. “Well, Well, Well” il piano di Murray vale il lato A… un mandolino accompagna la sua voce, la sezione ritmica perfetta, un metronomo di fantasia e puntualità ed ecco la sorpresa: il flauto traverso (Kathryn Moses). In certi momenti ricordano i grandiosi TRAFFIC (Glad…!!!). Un solo pugno di secondi… giro l’album sul Lato B- “Hard Rock Town” dà il titolo all’ellepì, attacco di chitarra rockeggiante, sezione ritmica perfetta, violino che arriva in sordina, il ritornello …hard rock town… con i cori, la chitarra elettrica scorre pulita ed onesta… zero virtuosismi non servo per questo prezioso suono. Murray sempre bravo nel cantato. “Immigrant” pianoforte e violino aprono la song, segue la voce di Murray molto coinvolgente… su tutti il violino con una vena malinconica e il piano che chiude come aveva aperto.  “Sweet Son Of Asia” altra ballata molto toccante. “When The Taxman Comes” un country-blues con gli attributi! Murray all’armonica e voce (un po’ roca… ci sta), slide guitar, violino e sezione ritmica degne di 5 stelle. “Straight Out A Midnight” ultima canzone dell’album con due chitarre elettriche iniziali, basse ritmica perfetta il tutto spruzzato di R’n’R.

“Hard Rock Town” è il terzo album di Murray McLauchlan ed il primo con i Silver Tractor: Jorn Andersen (batteria, percussioni e voce) Dennis Pendrith, grande turnista vedasi i migliori cantautori canadesi, (basso e voce) Ben Mink (violino, mandolino e cori) Gene Martynec (chitarra elettrica). Murray McLauchlan (voce, chitarra, pianoforte e armonica)

Un breve cenno su Murray, molto ci sarebbe da scrivere su di lui: nasce il 30 giugno 1948 a Paisley, Renfrewshire, Scozia. Emigrò con la sua famiglia in Canada all’età di cinque anni Ove studia nei vari college seguendo l’indirizzo pittorico, ma la musica lo porta altrove. Uno dei cantanti folk e country più celebri del Canada, Murray McLauchlan è riuscito a diventare un eroe nella sua terra natale senza fare molta impressione negli Stati Uniti, anche se ha sicuramente guadagnato il rispetto di molti dei suoi colleghi sia in America che in Canada. Colta ma senza pretese, personale ma non stucchevole, la musica di McLauchlan ha un fascino grezzo che parla di volta in volta con arguzia e appassionata sincerità, ed è a suo agio nel discutere di questioni sociali così come lo è con i cuori spezzati e aprire una bottiglia il sabato sera. Buona lettura e ascolto. “Che la musica sia messaggera di Pace in questo 2024”. (Lone Wolf… Musica Oltre Confine).

 

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