Musica oltre confine

Oltre Confine…Khan

E’’il terzo appuntamento di “Oltre Confine” lo spazio dedicato alla musica ,quella che non strizza l’occhio allo star-system nè tanto meno alle charts.

La polvere trovata su questo CD ,che andrò a presentare, è una polvere di stelle cosmiche, un vero viaggio suddiviso in sei brani collegati fra di loro, come due amanti dove lei è lui e viceversa: Uno. Ci sono due bonus tracks di cui la seconda è una prima versione di “Mixed Up Man of the Mountains” (terza track).

Mi ero distratto nell’ascolto del cd in questione dimenticando di presentare la band: Khan Hanno partorito in fase di Luna piena “Space Shanty”. Siamo nel mondo incantato del Progressive di Canterbury.

Formazione dei Khan: Steve Hillage chitarra&voce – Nick Greenwood basso&voce – Eric Peachey batteria. e non per ultimo il leggendario Dave Stewart organo, piano skyceleste e marimbas. Nella prima formazione alla batteria c’è Pip Pyle, che prima dell’incisione dell’album ,lascia la band per entrare nei ciclopici Gong.

“Space Shanty” è composto da sei ambiziose tracce composte quasi interamente da Hillage. Tutti e quattro i musicisti sono in ottima forma, ma l’album è particolarmente dominato dalla chitarra spaziale/blues di Hillage e dall’effervescente Hammond di Stewart.

Gran parte del materiale è basato su un ciclo ripetitivo di strofa/ritornello/strofa e ha temi musicali ricorrenti.La band spesso esplode in estesi freak out strumentali, sia come assolo che impegnandosi in una formidabile interazione chitarra/organo. Questo album è un bel campione del primo Canterbury/blues space rock.

La voce solista e di accompagnamento sono un punto forte qui: la voce maschile è piuttosto acuta, perfettamente adatta allo stile di Canterbury.

Hillage è molto ispirato in questo disco: suona una chitarra elettrica coerente che partecipa alla musica, anche se a volte aggiunge suoni psichedelici e spaziali, un po’ come nei suoi album da solista. Usando chitarre acustiche, lenisce la musica già dolce. Le tracce rimandano ad altre due immense band del prog-canterburiano: Hatfield & the North e Caravan. Le tastiere sono abbastanza simili e si possono riconoscere il tipico organo wah-wah ritardato dello stile di Canterbury e alcune note di piano elettrico. Dave Stewart dà alcuni effetti alle sue tastiere di base e devo ammettere che il risultato è piuttosto impressionante.

Un must per i fan di Canterbury, e non solo per il suo valore storico. Per il sottoscritto 4,5 stelle. Buon ascolto… Om Shanti Om

(Lone Wolf)

 

 

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