Parliamo d'arte

Il Mio Nome E’ Autunno

L’opera della settimana che è presentata da Sala è in tema con il periodo, ma leggiamo…

Titolo: “Il Mio Nome E’ Autunno” (2014)
Tecnica: acquarello e china nera su carta Torchon
Formato: 30x40cm

Introduzione dell’artista:

E’ una notte molto strana perché il computer sta giocando con me… è già la seconda volta che scrivo l’introduzione,”incrocio le dita”, sperando sia la volta buona.
Una delle domande più frequenti che mi vengono poste dalle persone ,quando vengono a visitare una mia mostra personale ed anche sui social è: “Dove trae ispirazione, o quale è la fonte per la realizzazione delle sue opere?”.
La risposta del sottoscritto è dall’attenta osservazione della natura che amo e rispetto, dalla lettura, dalla meditazione, dal cielo sia di giorno che di notte, dal silenzio e dalla musica. Questi “ingredienti” combinati fra di loro stimolano la mia fantasia, dono che ritengo prezioso. La musica è stata fondamentale per la realizzazione dell’acquarello ,che oggi vi presento “Il Mio Nome E’ Autunno”. E’un doveroso omaggio ai colori che mutano ogni giorno, rallegrando il nostro passaggio, direi la stagione più colorata insieme alla primavera, l’autunno. I miei acquarelli nascono anche come bozze/schizzi preparatori ,per eventuali dipinti ad olio.

La calura estiva aveva lasciato posto alla frescura autunnale di quella sera del 2014, la luce calda di tre “tealight” ed un incenso al sandalo conferivano intimità nel soggiorno. Sedevo comodamente sulla mia poltrona ed ascoltavo musica, per essere più precisi “Le Orme” straordinaria band italiana di musica progressive, il loro album “Smogmagica” ed una traccia “Amico Di Ieri” fu determinante per la realizzazione del suddetto lavoro.

I quattro versi iniziali “Vento d’autunno, intriso di sabbia… posi il tuo velo sulla città” e proseguendo “Vento d’autunno, amico di ieri… oggi nessuno si cura di te” toccarono profondamente il mio cuore.
Una camicia di jeans, tessuto che adoro, accoglie al suo interno “fratello” albero come se fosse la propria anima, profonda, innocente e pura, quasi spoglio pronto a morire, per rinascere nuovamente…

Quel vento d’autunno, conosciuto come un amico, gioca con le foglie variopinte formando una spirale magica. L’uomo, rappresentato con la camicia, ha un legame forte ed intimo con la natura e sta percorrendo la giusta strada del Sè. Ritornando al testo della canzone, c’è un breve momento di tristezza nel mio cuore quando dice “nessuno si cura di te”, verità assoluta o quasi perché siamo intrappolati da un sistema ,che poco tempo ci lascia del dolce gioire della vita…ci stanno staccando da Madre Terra.

Fermiamoci, prendiamo un po’ di tempo per noi magari “in modalità aereo” come si usa dire oggi, ancor meglio spegnendo quello strano oggetto, che ci sta cambiando la vita e rovinando i rapporti umani.
Il suggerimento é: “Il Mio Nome E’ Autunno”. (AS)

Liguria Dinamic

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