“Io non ci sto” è il titolo dell’opera presentata questa settimana,opera che sembra calzare a pennello con i fatti di attualità del periodo , ma andiamo a seguire la nascita del dipinto…..
Titolo: Io non ci sto
Tecnica: olio e sabbia su tela
Formato: 100x120cm
Introduzione dell’artista:
Correva l’anno 2011, molti eventi mi avevano toccato l’anima e andrò a citarne alcuni prima di presentare l’opera ,che oggi vi propongo.
Parliamo dei grandi movimenti di rivolta dalla Tunisia all’Egitto, dalla Libia alla Siria, il tutto denominato “La primavera Araba” e per la prima volta i social network sono stati determinanti. In Tunisia le dimissioni di Ben Ali, Mubarak lascia la guida dell’Egitto, l’uccisione di Gheddafi in Libia , dimostrano quanto sia arduo e difficile il cammino verso la democrazia.Terremoto e tsunami in Giappone ,segnalo alcune cifre: 13.228 morti, 14.529 dispersi per un totale di 30.000 vittime. L’allarme alla centrale nucleare di Fukushima ha costretto più di 100mila persone all’evacuazione ,forse ancora più grave di Chernobyl.
L’uccisione di Osama Bin Laden con un colpo di arma da fuoco alla testa continua la lista. Altro fatto da far rabbrividire la pelle è accaduto in Norvegia, presso l’isola di Utoya e Oslo un folle uccide 91 persone. In America segnalo i movimenti degli Indignados e Occupy Wall Street gente e pacifica contro il sistema. A 56 anni muore Steve Jobs padre della nuova era digitale. A soli 24 anni muore il campione di motociclismo Marco Simoncelli in seguito ad un incidente durante il Gran Premio di Malesia.Ancora ..la fine della missione americana in Iraq: 4800 militari morti, oltre 100.000 iracheni caduti nel corso di azioni violente.La guerra iniziata nel 2003 con un’alleanza formata principalmente da uomini degli Stati Uniti, Regno Unito, Polonia Italia ed Australia ha lasciato dietro di sé non poche polemiche.
In questo anno ho dipinto il quadro che oggi vi presento: “Io non ci sto” olio e sabbia tela e di misura 100x120cm.
Tutto ciò che ho descritto sopra, è stato la scintilla per dare il “LA”. Con una ipotetica ed immaginaria “MACCHINA DEL TEMPO” ritorniamo ai nostri giorni ottobre 2022, non voglio essere cronista ,anche perchè non è la mia professione, ma i fatti accaduti sino a poche ore fa prendono sotto braccio il 2011. Sono trascorsi 11 anni ma nulla ci ha fatto riflettere sui veri valori di questo passaggio sul pianeta Gaia. Consapevolezza, umiltà, fratellanza, amore, libertà, democrazia e potrei aggiungerne altri non ci hanno minimamente attraversato il il cuore tanto meno condotto ad una riflessione. Il tempo scorre anzi corre ed abbiamo paura a soffermarci un nano secondo per allungare la mano e “staccare la spina”. Aggiungo che negli anni 60/70 andava in voga una frase che mi piace ricordare: “Fermate il mondo voglio scendere” e qualcuno cantava “extraterrestre portami via…”.
Per ultimo, non per minor importanza,voglio ricordare la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, un bene di cui ,ora come non mai, si deve apprezzare l’importanza.
Descrizione dell’opera: un uomo con abiti casual (camicia pantaloni in jeans) strappa un drappo (ricordando il noto film “The Truman Show” del 1998) ove è rappresentata una società con tutte le sue contraddizioni, vizi, malattie, perversioni, guerre, odio, menzogna, terrore e paure. Ho dipinto una città architettonicamente bella, armoniosa ed allegra proprio per sottolineare ciò che ho elencato prima. Posso dire, senza nascondermi dietro il dito e comodamente seduto sulla mia sedia, che ho creato un’opera importante come soggetto, tecnica e colori. Il tempo, parole saggia, ha decretato il suo verdetto: “Io non ci sto”.L’opera è disponibile presso il mio studio. Come sempre vi ricordo di ascoltare la canzone allegata all’opera: “Nel ghetto” di Alberto Radius (1978). Vi consiglio di porre attenzione al testo. Grazie per avermi dedicato un pò del vostro tempo. Namastè
AS