Natura

Parco Porto Venere

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze liguri, in un viaggio che ci porta a conoscere ilParco Naturale Regionale di Porto Venere.

Mare, monti, coste a falesia per un’area di circa 400 ettari , formano questa zona di particolare bellezza con il promontorio omonimo, le isole Palmaria, Tino e Tinetto e l’Area di Tutela Marina, come propaggine occidentale del Golfo della Spezia.

La macchia mediterranea qui fa da padrona con presenza di querce, pino d’aleppo, pino marittimo, e con esclusività di flora e fauna, che trovano la loro “casa” naturale in queste zone : il Fiordaliso di Porto Venere e il Tarantolino. Il primo è una piccola pianta perenne con una vivace infiorescenza violetta, che forma un cespuglio abbarbicato sulle falesie tipiche della costa occidentale dell’Area Parco. Il secondo è il più piccolo geco europeo (8 cm coda compresa), un rettile strettamente notturno.

Menzioniamo inoltre il fenomeno del carsismo: ampiamente presente in tutta l’Area Parco soprattutto sull’isola Palmaria, in cui si possono scorgere grotte, pozzi stretti e profondi, camini con andamento ascendente e forme carsiche superficiali quali inghiottitoi, doline e campi solcati.

Sempre sull’isola, ricordiamo che c’è una stazione di inanellamento per le numerose specie ornitologiche, che fanno tappa durante la migrazione, iniziativa che ha il nome di “Progetto Piccole Isole”, attualmente attiva da più di 25 anni.

la Palmaria è quella più frequentata e conosciuta per  il turismo balneare, grazie alle sue spiagge e alla limpidezza delle acque. Il paesaggio presenta differenti particolarità, la parte orientale scende graduatamente a mare, presentando una vegetazione mediterranea, l’occidentale è caratterizzata da ripide scogliere che raggiungono i 188 m di altitudine. Ci sono itinerari interessanti che portano a scoprire l’isola e assaporare le bellezze naturali e turistiche quali la “Fortezza del Mare” che ospita mostre tematiche, convegni, spettacoli e importanti eventi culturali, la Grotta dei Colombi dove furono trovati resti umani e animali risalenti al Neolitico. la Batteria del Semaforo ed il Forte Cavour. Non dimentichiamo anche la chiesetta di San Pietro, sullo sfondo si ergono imponenti le pareti calcaree di Muzzerone. L’sola di Tino, caratterizzata dalla sua forma triangolare e rocciosa, si trova a sud della Palmaria ed è stata per lungo tempo sotto la giurisdizione della Marina Militare, cosa che non ha permesso visite libere e ha lasciato quindi spazio alla vegetazione.

Da sempre guida per i naviganti, sulla vetta più alta dell’isola si trova il faro militare, mentre sul lato orientale c’è un porticciolo, unico approdo possibile per i visitatori. Tra i muretti a secco dell’isola è possibile scorgere il Tarantolino, il più piccolo geco italiano , di cui abbiamo parlato.

L’isola di Tinetto è la più piccola ed è separata da Tino da alcuni scogli semisommersi. Ha un’importanza storica notevole in quanto qui prese vita il primo insediamento monastico, risalente al VI secolo, di cui si possono vedere i resti.

Ritornando invece alla terraferma, il parco di porto Venere offre una rete di sentieri a livelli di difficoltà diversi, che permette a tutti i turisti di poter visitare il territorio ed ammirare i suoi borghi.

Il mondo sommerso dell’Area di Tutela Marina del Parco di Porto Venere invece, presenta una varietà di organismi tale che il subacqueo in  visita ai fondali ne rimane entusiasta e affascinato.

Gorgonie, rocce tinteggiate con i colori vivi delle spugne colonizzatrici, pareti ricche di margherite di mare, pesci che danzano indisturbati, aragoste, murene e gronghi che sbucano dai loro nascondigli e il ricco ed imprevedibile mondo della prateria di Posidonia oceanica, creano un mondo sottomarino di incomparabile bellezza.

Dopo una presentazione tale, è obbligo andare a visitare questi luoghi di particolare bellezza!

Liguria Dinamic

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